Elezioni in Romania, il Paese vota pro Putin, e gli Usa passano alla minaccia: "Pesanti conseguenze"
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Come è noto, in Romania le elezioni hanno dato un risultato sorprendente e forse inatteso: è uscito per ora vincitore Georgescu, avente una posizione decisamente pro Russia e pro Putin. Il popolo della Romania dunque si sta svegliando forse prima degli altri popoli europei e sta addivenendo alla piena consapevolezza di cosa realmente sia l'occidente anzi l’uccidente liberal-atlantista. Probabilmente il popolo della Romania sta comprendendo che con la fine del regime comunista non è passato alla paradisiaca libertà ma a una forma di oppressione anche peggiore rispetto a quella precedente, dove se non altro la Romania era una potenza sovrana e senza debito. (Il Giornale d'Italia)
Se ne è parlato anche su altri media
Ciò riguarda l'esercizio delle competenze della Commissione ai sensi del DSA e non affronta il processo elettorale rumeno, che è una questione di competenza delle autorità rumene e, in ultima analisi, del popolo rumeno. (La Stampa)
In guerra qualche volta abbiamo anche cantato”. Finalmente arriva a Sassari “Un anno sull’Altipiano. (SARdies.it)
Orari: lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 09.30 alle 12.30; martedì e giovedì, dalle ore 14.30 alle 17.30 2) Dott. (SARdies.it)
. Domenica 8 dicembre era previsto il ballottaggio tra la candidata filo-europea Elena Lasconi e quello di estrema destra Calin Georgescu arrivato in testa al primo turno, sullo sfondo di possibili ingerenze russe. (Il Messaggero Veneto)
Per la piattaforma emesso un ‘ordine di conservazione’ su documenti e informazioni interne Continua a essere alta l’attenzione dell’Ue su TikTok e il ruolo di influenza che la piattaforma avrebbe avuto durante le ultime elezioni presidenziali in Romania. (Primaonline)
Gli Stati Uniti chiedono un'inchiesta approfondita sulle influenze della Russia sulle elezioni presidenziali e legislative in Romania, importante alleato di Washington nella NATO, dopo che a pochi giorni dal secondo turno delle elezioni presidenziali di domenica prossima il Consiglio supremo della difesa nazionale a Bucarest ha declassificato documenti in cui si denuncia un'«azione ibrida aggressiva della Russia» sulle elezioni che ha portato al risultato sorprendente, al primo turno, del candidato indipendente, ma con posizioni di estrema destra, filorusse e populista Calin Georgescu (23% delle preferenze) e a più del 30% dei voti per le forze di estrema destra alle legislative. (Corriere del Ticino)