Romania, confermato il ballottaggio presidenziale dopo il risultato shock del primo turno
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Di Kieran Guilbert Agenzie: AP La vittoria al primo turno dell'ultranazionalista filorusso, Cǎlin Georgescu, ha sconvolto il Paese e sollevato il sospetto di un'ingerenza russa nelle elezioni. Lunedì la massima autorità giudiziaria ha dato l'ok al secondo turno, previsto per l'8 dicembre PUBBLICITÀ La massima corte romena ha certificato la vittoria shock al primo turno di un populista di estrema destra poco conosciuto alle elezioni presidenziali, un risultato che ha gettato il Paese in una crisi politica tra accuse di violazioni elettorali e interferenze russe. (Euronews Italiano)
La notizia riportata su altri giornali
(LaPresse/AP) Romania oggi al voto per le elezioni parlamentari, in attesa del ballottaggio per le presidenziali in programma l'8 dicembre tra il sovranista Calin Georgescu e la liberale Elena Lasconi, e della decisione sul riconteggio dei voti chiesta dalla Corte costituzionale. (Il Sole 24 ORE)
Il partito socialdemocratico,… (la Repubblica)
Sono in corso i negoziati per la formazione di una coalizione di governo in Romania, dopo la vittoria dei partiti centristi filoccidentali e dei partiti di estrema destra alle elezioni parlamentari di domenica. (Euronews Italiano)
Premessa sulle elezioni presidenziali: nonostante quello che hanno scritto alcuni media, la Corte Costituzionale ha convalidato le elezioni presidenziali tenute al primo turno. La richiesta di annullamento delle elezioni per la carica di Presidente della Romania al primo turno di votazioni del 24 novembre 2024, formulata da Cristian Vasile Terheș, è stata rigettata in quanto infondata. (Scenari Economici)
I partiti filo-occidentali hanno ottenuto la maggioranza dei voti nelle elezioni in Romania, ma la percentuale di consensi per i gruppi di estrema destra è salita, ottenendo più del 30 per cento dei voti. (Euronews Italiano)
Un filo rosso (e russo) che lega Paesi già parte dell’Unione Europea a quelli che vorrebbero aderire al Club di Bruxelles. Per questi ultimi, fra il dire e il fare c’è di mezzo la Russia. Ma anche dove la Ue è già una realtà, l’ombra di Mosca si allunga per destabilizzare e, possibilmente, far infrangere il sogno europeo. (Avvenire)