Romania, caos politico in attesa del ballottaggio per presidenziali
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Dopo il voto per le politiche e la decisione della Corte costituzionale romena di convalidare il primo turno delle presidenziali si è aperta una settimana politica caldissima per la Romania: l'8 dicembre si deciderà chi sarà il nuovo presidente che nominerà il futuro premier in un Parlamento frammentato in cui i Socialdemocratici (Psd) hanno ottenuto la quota più alta dei voti tallonati dall'estrema destra. (Tiscali Notizie)
La notizia riportata su altre testate
Premessa sulle elezioni presidenziali: nonostante quello che hanno scritto alcuni media, la Corte Costituzionale ha convalidato le elezioni presidenziali tenute al primo turno. La richiesta di annullamento delle elezioni per la carica di Presidente della Romania al primo turno di votazioni del 24 novembre 2024, formulata da Cristian Vasile Terheș, è stata rigettata in quanto infondata. (Scenari Economici)
In Romania i primi exit poll diffusi alla chiusura dei seggi danno in testa il partito socialdemocratico (Psd) con il 26%, seguito dall’estrema destra di Aur in forte crescita al 19%. Il voto arriva una settimana dopo che il candidato di estrema destra, populista e filorusso Calin Georgescu ha ottenuto domenica scorsa uno strepitoso vantaggio nel primo turno delle elezioni presidenziali. (La Stampa)
Stando ai primi dati redatti dall’Istituto demoscopico Curs, alle spalle dell’AUR si collocherebbero il Partito liberale (PNL) e l’Unione Salvate la Romania (URS, centrodestra) entrambi dati al 15,5%. (RSI Radiotelevisione svizzera)
PUBBLICITÀ Sono in corso i negoziati per la formazione di una coalizione di governo in Romania, dopo la vittoria dei partiti centristi filoccidentali e dei partiti di estrema destra alle elezioni parlamentari di domenica. (Euronews Italiano)
Il partito socialdemocratico,… (la Repubblica)
La riscossa, per il partito che guida la coalizione di governo uscente arriva ad appena una settimana dall’esclusione a sorpresa dal ballottaggio delle presidenziali, mentre solo oggi i rumeni scopriranno se la Corte Costituzionale disporrà la ripetizione del primo turno della consultazione che, tenutosi il 24 novembre scorso, fotografò l’affermazione a sorpresa di un esponente poco conosciuto dell’ultradestra filo-russa e anti-establishment. (ilmessaggero.it)