Romania: partiti filo-occidentali in testa, estrema destra si rafforza nelle ultime elezioni

Romania: partiti filo-occidentali in testa, estrema destra si rafforza nelle ultime elezioni
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Di Euronews I socialdemocratici romeni proveranno a formare un governo di coalizione. I partiti filo-occidentali hanno ottenuto il maggior numero di consensi, ciò non potrebbe bastare. I gruppi di estrema destra, infatti, hanno ottenuto un aumento di consensi anche grazie al supporto dei romeni all'estero PUBBLICITÀ Per le strade di Bucarest i cittadini reagiscono con cautela all'esito delle elezioni parlamentari di domenica. (Euronews Italiano)

Ne parlano anche altri media

Conviene provare a combattere gli estremismi politici in tribunale? E non nella competizione per il consenso degli elettori? Quale può essere una realistica regolamentazione dei media per vaccinare “società aperte” rispetto all’influenza di Stati stranieri che non si fanno scrupoli ad utilizzare la tecnologia per destabilizzare i propri avversari? Il caso estremo di un Paese dell’Unione Europea che condivide 600 chilometri di confine con l’Ucraina, può fornire indicazioni interessanti. (ilmessaggero.it)

Lo scenario più catastrofico – una vittoria dell’estrema destra anche nelle elezioni parlamentari rumene, dopo l’incredibile successo del candidato di estrema destra, arrivato a sorpresa al ballottaggio nel primo turno delle presidenziali – è stato per ora evitato, ma in Romania si assiste ormai a un esperimento drammatico, dal quale dipendono parecchie cose non solo in quella fetta di terra che rappresenta un decisivo confine sud orientale dei paesi Nato e dell’Unione europea, con accanto la Moldavia (già preda delle piene interferenze russe), e a duecento chilometri appena Odessa e la guerra in Ucraina. (La Stampa)

TikTok afferma di essersi impegnata con le autorità romene prima delle elezioni e di seguire le regole della piattaforma online dell'Ue PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)

Romania, il ballottaggio si svolgerà l'8 dicembre

Le elezioni legislative della Romania hanno confermato quanto già si temeva alla vigilia, allorché i sondaggi davano in forte ascesa l’Aur, il partito fondato nel 2019 da George Simion (quarto alle presidenziali superato dal suo delfino Calin Georgescu che è finito al primo posto), che dopo il primo exploit del 2020, quando alle prime elezioni si attestò a poco meno del 10%, ha quasi raddoppiato le proprie preferenze chiudendo oltre il 18%. (il manifesto)

La vittoria della "grande coalizione" I socialdemocratici filo europei restano la prima forza politica della Romania, anche se tallonati dalle formazioni di estrema destra anti-Kiev. È il risultato delle elezioni legislative che si sono tenute ieri, per cui si registra tuttavia una forte ascesa dell'estrema destra, segnando una spinta nazionalista. (Today.it)

Nei pochi giorni che restano di campagna elettorale i due sfidanti dovranno dare il massimo per portare dalla propria parte gli elettori ancora indecisi. Il blocco dell'ultradestra, come emerso dalle parlamentari di ieri, può contare su tre partiti entrati in parlamento e che insieme superano il 31% - Aur con il 17,9%, Sos Romania che ha ottenuto il 7,3% e la formazione giovanile Pot con il 6,4%. (Corriere del Ticino)