Socialdemocratici in testa in Romania ma cresce la destra
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In Romania i primi exit poll diffusi alla chiusura dei seggi danno in testa il partito socialdemocratico (Psd) con il 26%, seguito dall’estrema destra di Aur in forte crescita al 19%. Alle spalle dell’Aur si collocherebbero il Partito liberale (Pnl) e l’Unione Salvate la Romania (Urs, centrodestra) entrambi dati al 15,5%. Il voto arriva una settimana dopo che il candidato di estrema destra, populista e filorusso Calin Georgescu ha ottenuto domenica scorsa uno strepitoso vantaggio nel primo turno delle elezioni presidenziali. (La Stampa)
Ne parlano anche altri giornali
Romania, quanto trumpismo c’è in Georgescu (Start Magazine)
Dopo il conteggio delle schede in più del 99 per cento dei collegi elettorali, il Partito Socialdemocratico (PSD), finora al governo con i liberali del Partito Nazionale Liberale (PNL) in una cosiddetta "grande coalizione", cioè un'alleanza tra i maggiori partiti del centrosinistra e del centrodestra, ha raccolto il 22,4 per cento dei voti, davanti agli altri partiti. (Today.it)
BRUXELLES Il vento di (estrema) destra soffia ancora forte in Romania, ma nelle urne per il rinnovo del Parlamento i socialdemocratici tengono e finiscono primi con il 26%, secondo gli exit poll. (ilmessaggero.it)
Lo scenario più catastrofico – una vittoria dell’estrema destra anche nelle elezioni parlamentari rumene, dopo l’incredibile successo del candidato di estrema destra, arrivato a sorpresa al ballottaggio nel primo turno delle presidenziali – è stato per ora evitato, ma in Romania si assiste ormai a un esperimento drammatico, dal quale dipendono parecchie cose non solo in quella fetta di terra che rappresenta un decisivo confine sud orientale dei paesi Nato e dell’Unione europea, con accanto la Moldavia (già preda delle piene interferenze russe), e a duecento chilometri appena Odessa e la guerra in Ucraina. (La Stampa)
Dopo il conteggio delle schede in più del 99% dei collegi elettorali, il Psd, finora al governo con i liberali, ha raccolto il 22,4% dei voti, davanti agli altri partiti. Tuttavia, tutte le forze di estrema destra messe insieme superano il 31%, il triplo rispetto alle elezioni del 2020 (Sky Tg24 )
In realtà, la percentuale emersa nel voto di domenica è più alta di venti punti rispetto alle elezioni di quattro anni fa ed è una delle più alte dalla caduta del comunismo. Il primo dato che risalta all’occhio nelle elezioni parlamentari rumene riguarda l’affluenza, ferma al 52%. (Inside Over)