Mattarella: "Un fermo no all'assolutismo di Stato e a un'autorità senza limite"

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Mattarella: "Un fermo no all'assolutismo di Stato e a un'autorità senza limite" 04 luglio 2024 "Un fermo no all'assolutismo di Stato, a un'autorità senza limite, potenzialmente prevaricatrice. Tosato contestò l'assunto di Rousseau, in base al quale la volontà generale non poteva trovare limiti di alcun genere nelle leggi, perché la volontà popolare poteva cambiare qualunque norma o regola. Lo fece con parole molto nette: Noi sappiamo tutti ormai che la presunta volontà generale non è in realtà che la volontà di una maggioranza e che la volontà di una maggioranza, che si considera come rappresentativa della volontà di tutto il popolo può essere, come spesso si è dimostrata, più ingiusta e più oppressiva che non la volontà di un principe". (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altri media

Il presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) cardinale Matteo Maria Zuppi e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella hanno aperto oggi, mercoledì 3 luglio, la 50esima Settimana sociale dei cattolici dal tema “Al cuore della democrazia”. (Il Cittadino)

E’ una vera e propria “lezione” di democrazia quella offerta da Sergio Mattarella alla cerimonia di apertura della Settimana sociale dei cattolici. (TGLA7)

La democrazia è strumento di affermazione degli ideali di libertà. TRIESTE «La democrazia comporta il principio dell’eguaglianza perché riconosce che le persone hanno eguale dignità. (Il Piccolo)

La politica e la radice cattolica

"Nel cambiamento d’epoca che ci è dato di vivere avvertiamo tutta la difficoltà, e a volte persino un certo affanno, nel funzionamento delle democrazie. Oggi constatiamo criticità inedite, che si aggiungono a problemi più antichi. (Adnkronos)

E il ruolo della democrazia che appare sempre più stanca, «in affanno». È un intervento lungo, denso e articolato quello che Sergio Mattarella rivolge alla platea triestina della settimana sociale dei cattolici, l’assemblea di vescovi e laici riunita per la cinquantesima volta per discutere temi di attualità politica e sociale. (ilmessaggero.it)

Non c’è immagine più iconica per cogliere la fine di un’epoca politica del dibattito presidenziale tra un Biden affaticato, tentennante, disperatamente teso a dare una lettura razionale ma troppo scialba della realtà e un Trump condannato, spavaldo, presuntuosamente sicuro di possedere le soluzioni a tutti i problemi del nostro tempo,Si potrebbe continuare guardando la Francia, dove il governo di un presidente illuminato e colto rischia di finire malamente, consegnando il paese a un Rassemblement National che raccoglie a piene mani il risentimento popolare. (Corriere della Sera)