VIDEO Nato, Rutte: "Costo sostegno a Ucraina molto più basso di una sconfitta"

Il neo segretario dell'Alleanza Atlantica tiene la sua prima conferenza stampa “Sostenere l’Ucraina è la cosa giusta da fare, ed è anche un investimento nella nostra sicurezza, perché un’Ucraina indipendente e democratica è fondamentale per la pace e la stabilità, e il costo del supporto in Ucraina è di gran lunga inferiore al costo che affronteremmo se permettessimo a Putin di farsi strada”. Lo ha detto il nuovo Segretario della Nato, Mark Rutte, nella sua prima conferenza stampa al Quartier generale dell’Alleanza atlantica a Bruxelles (LAPRESSE)

Ne parlano anche altre testate

Con il passaggio di consegne da Jens Stoltenberg a Mark Rutte, cambia la leadership, ma non la linea bellicista della Nato. In altre parole, la rivoluzione auspicata da molti non c’è stata. (LA NOTIZIA)

Getting your Trinity Audio player ready... Mentre soffiano venti di guerra su tutta l'area medio orientale, nel giorno del suo insediamento come nuovo segretario generale della Nato, Mark Rutte delinea l'agenda del suo mandato (Dire)

Nuovo corso alla NATO: Rutte chiede più spesa per la difesa (infodifesa.it)

Cambia il numero della Nato, con il passaggio di testimone da Jens Stoltenberg a Mark Rutte, nuovo segretario generale dell'Alleanza il cui manifesto al primo giorno di insediamento è chiaro e netto: pieno sostegno a Kiev, via libera a colpire in territorio russo, ingresso nella Nato il prima possibile (con voci che arrivano dagli Usa che darebbero ampio credito all'ipotesi) ma anche pericolo nucleare, attenzione alla Cina ed equilibri occidentali. (il Giornale)

L'area ospita, tra le altre cose, il Parlamento libanese, l'ufficio del primo ministro e il quartier generale dell'Onu. Il centro medico colpito apparteneva all'Organizzazione islamica per la salute. (Il Giornale d'Italia)

Rispondendo ad un autista che che gli aveva urlato da lontano in un parcheggio “basta soldi a italiani e spagnoli”, Rutte con una risata aveva replicato: certo basta soldi agli italiani. (Il Fatto Quotidiano)