Mark Rutte a Kiev, il nuovo segretario generale della NATO in visita non annunciata

- Il nuovo segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha effettuato una visita non annunciata a Kiev, dove è stato accolto dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Questo viaggio, il primo ufficiale da quando Rutte ha assunto l'incarico, rappresenta un segnale significativo del suo impegno a sostenere l'Ucraina in un momento cruciale per la sicurezza europea. Durante l'incontro, i due leader hanno discusso gli elementi del cosiddetto "piano di vittoria" dell'Ucraina, in vista della prossima riunione della NATO presso la base aerea di Ramstein, in Germania.

Rutte, che fino a pochi giorni fa era primo ministro dei Paesi Bassi, ha sottolineato l'importanza di essere presente a Kiev in questo momento, ribadendo il suo sostegno all'adesione dell'Ucraina alla NATO. La visita di Rutte arriva in un contesto di tensioni crescenti e di conflitto in corso, con l'Ucraina che continua a difendersi dall'aggressione russa. Il nuovo segretario generale ha dichiarato che sostenere l'Ucraina è un investimento nella sicurezza europea, aggiungendo che i costi per aiutare Kiev sono inferiori rispetto ai possibili costi che andrebbero sostenuti in caso di vittoria russa.

Durante la conferenza stampa congiunta con Zelensky, Rutte ha ribadito l'impegno della NATO a rafforzare il sostegno all'Ucraina, evidenziando l'importanza di una risposta unitaria e coordinata da parte dell'alleanza. Il presidente ucraino, da parte sua, ha illustrato al segretario generale la situazione sul campo e i progressi compiuti dalle forze ucraine, sottolineando la necessità di un continuo supporto militare e politico da parte dell'Occidente.

La visita di Rutte a Kiev rappresenta un momento chiave per la NATO e per l'Ucraina, in quanto segna l'inizio di una nuova fase di cooperazione e di impegno reciproco. Con la riunione della NATO a Ramstein all'orizzonte, le discussioni tra Rutte e Zelensky potrebbero avere un impatto significativo sulle future strategie dell'alleanza e sul sostegno all'Ucraina.

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