Roccaraso, l'invasione dei turisti e le nuove restrizioni

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INTERNO

ROMA — Quando il figlio Checco, sedicenne grande e grosso, caracolla sugli sci per la sua prima discesa a spazzaneve, il cuore di mamma Rita De Crescenzo grida al “miracolo di Roccaraso”, piange lacrime di mascara, mette Geolier come fondale della commozione e TikTok esplode nel “ti voglio bene” di milione e settecentomila followers improvvisamente pericolosamente innamorati della neve. «Venite, venite qui si sta bene assai, quant’è bella la neve», dice Rita, voce arrocchita del dialetto profondo, pelliccia e colbacco siberiano, così 220 pullman hanno scaricato ai piedi delle piste di Roccaraso, Alta Val di Sangro, Abruzzo, dodicimila persone partite da Napoli alle cinque del mattino di domenica scorsa.

Roccaraso, così è saltato l’algoritmo delle vacanze di massa. Rita De Crescenzo con i suoi post ha fatto saltare l’algoritmo che regola il marketing del turismo di massa. A Roccaraso ci sono andati davvero tutti: centinaia di pullman hanno scaricato diecimila turisti mordi e fuggi scatenando un’autentica apocalisse bianca. In realtà la fantasiosa musicista di casa nei social ha fatto quello che tutti i tour operator messi insieme non sarebbero riusciti a fare. Roccaraso, la tiktoker Rita De Crescenzo: «Non mi sento responsabile, i miei follower vanno dove vogliono».

E chi lo avrebbe mai detto che bastava una tiktoker per trasformare Roccaraso nel centro nevralgico del turismo più discusso della domenica. Rita De Crescenzo, influencer napoletana, ha lanciato la cittadina montana nell’Olimpo delle mete più richieste dai partenopei, con i suoi video virali. Un vero e proprio spot pubblicitario gratuito. Peccato che l’effetto collaterale sia stato un’invasione di pullman e turisti, che hanno mandato in tilt l’organizzazione del territorio.

Roccaraso, arriva il numero chiuso: accesso consentito a massimo cento mezzi per scongiurare un nuovo assalto domenicale. Il Comune di Roccaraso ha deciso di mettere un freno all'invasione domenicale dei pullman campani, adottando nuove restrizioni. Quasi un’operazione militare. Durante il summit di ieri in Prefettura, all’Aquila, si è stabilito che solo cento bus potranno accedere all’area dell’Alto Sangro con controlli serrati.