Ue: stati membri approvano i dazi sulle auto elettriche cinesi

Ue: stati membri approvano i dazi sulle auto elettriche cinesi Keystone-SDA 1 minuto (Keystone-ATS) Via libera dei paesi Ue all’introduzione dei dazi aggiuntivi definitivi fino al 36,3% sulle auto elettriche cinesi in risposta ai maxi sussidi sleali elargiti da Pechino: lo si apprende da fonti europee a margine del voto a Bruxelles. La votazione si è tenuta nel contesto del Comitato difesa commerciale (Tdi), composto per lo più da funzionari dei singoli governi e non dai rappresentanti permanenti. (tvsvizzera.it )

La notizia riportata su altre testate

È quanto sostiene un'analisi di Transport & Environment (T&E), la principale organizzazione europea per la decarbonizzazione dei trasporti. Per far sì che le case automobilistiche europee riconquistino la quota del mercato domestico di full electric persa a favore della produzione di cinese, è necessario mantenere gli obiettivi UE sulla riduzione delle emissioni di CO2. (Teleborsa)

Via libera ai dazi definitivi Ue per le auto elettriche a batteria cinesi. Gli Stati membri, profondamente divisi in materia, non hanno trovato una maggioranza né a favore né contro la proposta finale della Commissione Europea dello scorso 20 agosto, dopo il varo dei dazi provvisori il 4 luglio. (Avvenire)

Quindi la decisione resta nelle mani della Commissione europea, che ha tempo fino al 30 ottobre per decidere. (Corriere della Sera)

Paesi Ue spaccati sui dazi alle e-car cinesi: Italia e Francia a favore, Germania contro. Berlino: "Non innescare guerra commerciale"

L’Unione Europea si è spaccata sulla proposta di introdurre dazi nei confronti di alcuni produttori di auto elettriche assemblate in Cina. (Il Fatto Quotidiano)

Testo di Mattia Eccheli (l'Automobile - ACI)

“Oggi la proposta della Commissione europea di imporre dazi compensativi definitivi sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria (BEV) dalla Cina ha ottenuto il sostegno necessario da parte degli Stati membri dell’UE per l’adozione delle tariffe”, ha dichiarato l’UE in un comunicato, aggiungendo che sta continuando a lavorare in Cina per cercare “una soluzione alternativa” anche dopo l’adozione dei dazi. (Wall Street Italia)