Il 18enne ucciso con un colpo al petto. Il gip: "Ha sfidato il suo amico a sparargli"
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"Spara! Sparami qui! Vediamo se sei capace". Devono essere state più o meno queste, secondo la ricostruzione degli inquirenti, le parole rivolte da Arcangelo Correra al suo amico Renato Caiafa, che brandiva la pistola con la quale poi lo ha ucciso. "Arcangelo lo sfidava a sparare, mostrando il petto... Tutti guardavano nella loro direzione e, una volta esploso il colpo, gli hanno urlato ‘cosa hai fatto’": è da brividi il racconto contenuto nell’ordinanza con la quale il gip di Napoli ha disposto il carcere per il 19enne Caiafa reo confesso dell’omicidio dell’amico di 18 anni, avvenuto a Napoli sabato scorso. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La notizia riportata su altri media
SCUDETTO – Michele Di Gregorio su Sportitalia.it si nasconde un po’ sull’obiettivo titolo della Juventus: «Ci sono tante squadre davanti in pochissimi punti, noi siamo tra quelle; penso che, per adesso, il bilancio sia positivo. (Inter-News)
«Arcangelo lo sfidava a sparare, mostrando il petto... Tutti guardavano nella loro direzione e, una volta esploso il colpo, gli avevano urlato 'cosa hai fatto'». Fa rabbrividire il racconto che si può leggere nell’ordinanza con cui il gip di Napoli ha disposto il carcere per Renato Caiafa, che ha ucciso “per sbaglio” il 18enne Arcangelo Correra, suo amico d’infanzia. (L'Unione Sarda.it)
Mimmo Battaglia, incrociando lo sguardo dei giovani davanti all’altare. “Permettetemi di esservi accanto e di aiutarvi a non sentirvi soli per riprendere in mano la vita e costruire una speranza”. (anteprima24.it)
Un folto gruppo di persone si sta radunando nella chiesa in via dei Tribunali, a Napoli, davanti alla bara bianca di Arcangelo Correra, il 18enne ucciso da un colpo di pistola alla testa nella notte tra l' 8 e il 9 novembre nella vicina piazzetta di Sedil Capuano. (Tiscali Notizie)
La cerimonia funebre si svolge alla chiesa di Santa Caterina a Formiello, a Napoli. Decine di persone hanno dato l’ultimo saluto al 18enne Arcangelo Correra, morto a causa di un colpo di pistola sparato per errore da Renato Caiafa, il 19enne parente e amico della vittima. (Il Fatto Quotidiano)
Funerali del 18enne ucciso a Napoli, vescovo: "No a indignazione superficiale" 14 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)