Il racconto di Renato Caiafa nelle carte del gip: «Arcangelo mi ha sfidato per gioco, diceva "Dai spara"»

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«Dai, spara!». Arcangelo Correra era davanti a Renato Caiafa e mostrava il petto. Sorridevano, mentre gli altri amici guardavano nella loro direzione. Il 18enne provocava l’amico invitandolo, per scherzo, a fare fuoco. «Una volta esploso il colpo, mi hanno urlato tutti “cosa hai fatto?”». È il racconto drammatico che Caiafa ha reso al gip che ha disposto per il 19enne la detenzione in carcere, pur non convalidando il fermo, perché non sussisteva il pericolo di fuga. (napoli.corriere.it)

Ne parlano anche altre fonti

L'omicidio di un 18enne a Napoli. "Non volevo uccidere Arcangelo, mi dispiace" (AGI - Agenzia Italia)

In questi giorni ha destato davvero tanto scalpore l’uccisione di un ragazzo di diciotto anni tra i vicoli del centro di Napoli. A confessare è stato un cugino della vittima, di diciannove anni, che è stato fermato, come riporta Ansa. (Tecnica della Scuola)

Il 19enne è accusato di porto d’arma clandestina e ricettazione, nell’ambito dell’indagine sulla morte del cugino 18enne Arcangelo Correra, avvenuta all’alba dello scorso 9 novembre in piazza Sedil Capuano (nella foto). (anteprima24.it)

Napoli: la tragedia dei giovani vittime della criminalità

Fa rabbrividire il racconto che si può leggere nell’ordinanza con cui il gip di Napoli ha disposto il carcere per Renato Caiafa, che ha ucciso “per sbaglio” il 18enne Arcangelo Correra, suo amico d’infanzia. (L'Unione Sarda.it)

Più in particolare, il pm Ciro Capasso è al lavoro sull'ipotesi di omicidio volontario con il dolo eventuale, sulla scorta della scena clou culminata nell'esplosione del colpo di pistola che ha ucciso Arcangelo. (ilmattino.it)

Arcangelo Correa aveva appena compiuto 18 anni. Era un ragazzo come tanti, senza precedenti penali eppure, il 9 novembre, un colpo di pistola alla testa gli ha strappato via la vita. (Panorama)