Il gip: “La pistola era nella disponibilità di quei ragazzi”. Ecco perché Caiafa resta in carcere”

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La Repubblica INTERNO

La tesi dell’arma trovata casualmente in strada non sta in piedi. Anzi, è «del tutto inverosimile», perché «solo chi ne avesse conosciuto il posizionamento preciso dell'arma avrebbe potuto vederla", scrive la gip Maria Gabriella Iagulli nell'ordinanza che ha disposto il carcere per Renato Caiafa, il 19enne che avrebbe fatto partire "per sbaglio" il colpo di pistola che all'alba dello scorso 9 nov… (La Repubblica)

Su altri giornali

È questa l'ipotesi investigativa su cui è al lavoro la Procura di Napoli, nel corso dell'inchiesta sulla morte di Arcangelo Correra. Omicidio volontario con il dolo eventuale. (ilmattino.it)

A uccidere Arcangelo Correra alle 5 del mattino di sabato in via dei Tribunali, angolo piazzetta Sedil Capuano, è stato un colpo esploso accidentalmente da una pistola clandestina con la matricola abrasa. (Corriere della Sera)

– “Renà, non mi lasciare”. Al giovane napoletano – fratello di Luigi Caiafa, il 17enne ucciso dalla polizia il 4 ottobre 2020 durante una rapina – vengono contestati il porto, la detenzione e la ricettazione dell'arma che la notte tra venerdì e sabato scorsi ha ferito a morte Correra, poi deceduto in ospedale all’Ospedale Vecchio Pellegrini. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Omicidio Correra, spunta un secondo proiettile: i punti oscuri della vicenda

Renato Caiafa, 18 anni, è in carcere con le accuse di omicidio colposo, porto clandestino di arma e sparo in luogo pubblico. Al pm ha raccontato il tragico incidente (AGI - Agenzia Italia)

Dieci pagine per arrestare Renato Caiafa, il 19enne arrestato nel corso delle indagini per il delitto consumato sabato mattina, nel corso di una ordinanza in cui viene smontata la tesi da parte dell’indagato a proposito del modo in cui è spuntata l’arma nel gruppetto di amici di piazzetta Sedil Capuano. (ilmattino.it)

Si complica l’omicidio del 18enne Arcangelo Correra, colpito alla fronte da una pistola calibro 9x21 nel centro di Napoli. Gli inquirenti hanno recuperato il secondo proiettile inesploso, ma potrebbero esserci altri elementi ancora da chiarire, tant’è il cugino Renato Benedetto Caiafa è stato fermato per ricettazione dell’arma, ma non per l’omicidio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)