Napoli: la tragedia dei giovani vittime della criminalità
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In pochi giorni, Napoli ha visto spegnersi tre giovani vite: Arcangelo Correa, Santo Romano ed Emanuele Tufano. Tre nomi, tre volti, tre storie che raccontano un fenomeno sempre più preoccupante: la spirale di violenza che affligge i quartieri più poveri di Napoli e che coinvolge giovani provenienti dallo stesso ambiente criminale. Arcangelo Correa aveva appena compiuto 18 anni. Era un ragazzo come tanti, senza precedenti penali eppure, il 9 novembre, un colpo di pistola alla testa gli ha strappato via la vita. (Panorama)
Ne parlano anche altre testate
Attiva la lettura vocale Dopo l'autopsia di rito, è stato restituito alla famiglia il corpo di Arcangelo Correra, il 18nne rimasto vittima di un proiettile esploso accidentalmente da uno degli... (Virgilio)
“È stata una disgrazia, la pistola l’ho trovata appoggiata sulla ruota di una macchina parcheggiata, non ne avevo mai maneggiata una, non ho capito se fosse vera o falsa, all’improvviso è partito un colpo e ho capito quello che era successo quando l’ho visto a terra”, ecco cosa ha detto agli inquirenti. (Tecnica della Scuola)
"Renà non mi lasciare": sarebbero state queste le ultime parole pronunciate dal 18enne Arcangelo Correra, raggiunto da un colpo di pistola alla testa esploso dalla pistola impugnata dal 19enne Renato Caiafa. (Ottopagine)
È il contenuto dell'ordinanza con la quale il gip di Napoli ha disposto il carcere per Caiafa. Nel racconto agli inquirenti il giovane arrestato riferisce «di essersi reso conto che si trattava di un'arma vera e propria solo al momento dello sparo e, in particolare, allorquando aveva visto il sangue di Arcangelo a terra». (ilmessaggero.it)
Più in particolare, il pm Ciro Capasso è al lavoro sull'ipotesi di omicidio volontario con il dolo eventuale, sulla scorta della scena clou culminata nell'esplosione del colpo di pistola che ha ucciso Arcangelo. (ilmattino.it)
Arcangelo Correra, il 18enne morto a Napoli nella notte del 9 novembre per un colpo di pistola partito dal 19enne Renato Caiafa, suo amico, pochi istanti prima di essere colpito "lo sfidava a sparare, mostrando il petto. (Today.it)