Napoli, il 19enne che ha ucciso per sbaglio l’amico resta in carcere: “Inverosimile che abbia trovato la pistola per strada”
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Il giudice non crede alla ricostruzione di Renato Caiafa, il 19enne di Napoli che avrebbe ucciso per sbaglio l’amico fraterno 18enne Arcangelo Correra ‘scarrellando’ una pistola Beretta modello 92, calibro 9×21, con il caricatore maggiorato a 26 colpi. Trovata per strada, dice il ragazzo, in piazza Sedil Capuano, dove è avvenuto lo sparo, alle cinque di mattina di sabato scorso. Il magistrato usa tre volte la parola “inverosimile” in dieci pagine. (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altri media
Sono queste le motivazioni che spingono il prefetto di Napoli Michele di Bari ad introdurre la questione dei graffiti in odore di malaffare nel comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza. Non possono essere tollerati. (ilmattino.it)
Sarebbero “del tutto inverosimili” le dichiarazioni dell’indagato sull’arma del delitto, la quale avrebbe avuto invece “un uso programmato ben preciso”, non “fosse altro che per la commissione di reati predatori”, come ad esempio una rapina. (anteprima24.it)
Il gip non ha convalidato il fermo per Renato Caiafa ma ha disposto il carcere: la sua versione e quella degli amici vengono ritenute inverosimili, per il giudice l'arma era già in possesso dei giovani. (Fanpage.it)
NAPOLI – L’arma da cui è partito il colpo che ha ucciso Arcangelo Correra, 18enne morto a Napoli nella notte tra venerdì e sabato, non è stata trovata casualmente. L'arma da cui è partito il colpo che ha ucciso Arcangelo Correra non sarebbe stata trovata casualmente (Dire)
È il racconto drammatico che Caiafa ha reso al gip che ha disposto per il 19enne la detenzione in carcere, pur non convalidando il fermo, perché non sussisteva il pericolo di fuga. Il 18enne provocava l’amico invitandolo, per scherzo, a fare fuoco. (napoli.corriere.it)
L'omicidio di un 18enne a Napoli. "Non volevo uccidere Arcangelo, mi dispiace" (AGI - Agenzia Italia)