Parla una paziente dello studio indagato per la morte di Margaret Spada: «Nessun consenso informato. Al suo posto potevo esserci io»
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Lo scorso gennaio, Martina Veneruso, 26 anni, da Forlì Cesena è scesa a Roma per sottoporsi allo stesso intervento della giovane siciliana morta al sant’Eugenio dopo 3 giorni di coma. A Open racconta l'iter e le preoccupazioni per l'intervento «Al posto di Margaret potevo esserci io». È scossa Martina Veneruso, 26 anni, dottoressa in Scienze Motorie della provincia di Forlì Cesena che poco meno di un anno fa ha deciso di stendersi sul lettino dello stesso ambulatorio da cui Margaret Spada non si è più svegliata. (Open)
La notizia riportata su altri giornali
La vicenda di Margaret Spada si fa ogni giorno più int… (Repubblica Roma)
Roma — «Procopio? Ha le mani d’oro», «attento e maniacale», «straconsiglio, risultato pazzesco». Ora che quell’appartamento in via Cesare Pavese all’Eur, riconvertito in studio medico, tutto arredato di bianco e statue di marmo, è sotto sequestro, bisogna tornare sul web o cercare tra i clienti per capire chi erano e cosa facevano i Procopio. (la Repubblica)
ROMA. (La Stampa)
“Rinoplastica sicura solo in anestesia totale”. Avrebbe dovuto sottoporsi a una rinoplastica in una struttura scelta su TikTok, ma è deceduta dopo quattro giorni di agonia in ospedale. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Per la sua morte la Procura di Roma ha aperto un'inchiesta: Marco Antonio Procopio è indagato insieme al padre per omicidio colposo. Alcune anche preoccupate per gli appuntamenti in agenda per le prossime settimane. (ilmessaggero.it)
Nessun documento, nessuna scheda su pazienti e nessun atto sulle attività svolte: il centro medico della capitale, nella zona di viale Cesare Pavese, dove Margaret si era recata la mattina del 4 novembre per effettuare un intervento di rinoplastica parziale poi risultato fatale, si presentava come una sorta di “guscio vuoto” agli inquirenti che si sono recati per acquisire documenti. (Il Fatto Quotidiano)