L’Europa annega ma in Italia si continua a scherzare sul freddo

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
LA NOTIZIA ESTERI

Mentre in Italia qualcuno nella classe dirigente scambia il clima con il meteo e ironizza sul freddo, nell’Europa centrale si vivono giorni di angoscia e distruzione. La tempesta Boris ha scatenato una furia d’acqua che ha travolto intere regioni, lasciando dietro di sé un bilancio sempre più pesante di vittime, sfollati e danni. Al momento, le cifre parlano di almeno 15 morti: sei in Romania, cinque in Polonia, tre in Austria e uno nella Repubblica Ceca (LA NOTIZIA)

Ne parlano anche altri giornali

Secondo i testimoni, la donna è stata travolta dalla corrente del fiume Vidnavka. La polizia è alla ricerca di altre 7 persone disperse durante le alluvioni. (Corriere del Ticino)

Il governo di Varsavia ha decretato lo stato di emergenza soprattutto er le regioni meridionali del paese dove è intervenuto l’esercito per aiutare ad affrontare la situazione. In molti casi mezzi blindati hanno caricato abitanti della città più colpite (nelle immagini Klodzko e Stronie Slaskie) per evacuarli dalle loro case. (la Repubblica)

Polonia, bilancio pesante per il ciclone Boris: l'esercito evacua con i blindati gli abitanti delle zone alluvionate (La Stampa)

A Budapest è aumentato il livello dell’acqua del Danubio: in 24 ore si è innalzato di quasi un metro e giovedì mattina ha segnato 771 cm, avvicinandosi al record di 891 cm stabilito durante una grande inondazione nel 2013. (LAPRESSE)

In una conferenza stampa da Breslavia assieme ai leader di Polonia, Repubblica Ceca, Austria e Slovacchia von der Leyen ha annunciato la mobilitazione del Fondi solidarietà per la ricostruzione. (Alto Adige)

Nel pomeriggio di oggi, von der Leyen presiederà a Breslavia un incontro di rappresentanti dei Paesi colpiti di recente dalle alluvioni: con Petr Fiala, il premier della Repubblica Ceca, Robert Fico della Slovacchia, il cancelliere austriaco Karl Nehammer oltre che premier polacco. (Il Messaggero Veneto)