Federica Brignone e il cerchio magico: la sfida per la terza coppa

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SPORT

Federica Brignone, l’azzurra dei record, non ha mai fatto mistero di una convinzione che, negli anni, è diventata quasi un mantra: lo sci alpino, pur nella sua apparente solitudine, è tutto fuorché uno sport individuale. A sostenerla, infatti, c’è sempre stato un gruppo ristretto di persone, quel "cerchio magico" che, con dedizione e competenza, ha contribuito a costruire una stagione straordinaria. Un team di fedelissimi, una decina in tutto, che si sono occupati non solo della sua preparazione atletica, ma anche del benessere psicologico e della cura della sua immagine. Un lavoro sinergico, che ha permesso a Brignone di raggiungere vette inaspettate, culminate nell’incoronazione a regina delle nevi.

Se cinque anni fa, in piena pandemia, i successi arrivarono in modo quasi rocambolesco, con poche occasioni per celebrare, oggi la situazione è diversa. Brignone, dopo aver conquistato la Coppa del Mondo generale e quella di discesa, punta ora al terzo globo di cristallo, quello del superG. Un obiettivo che potrebbe chiudere in bellezza un’annata già memorabile, cominciata con il trionfo nel gigante di Soelden e proseguita con una serie di prestazioni di altissimo livello.

La sfida, però, non è semplice. A Sun Valley, nell’Idaho, la Brignone si trova di fronte a Lara Gut-Behrami, avversaria temibile e determinata a conquistare la sesta coppa di specialità della sua carriera. Le due atlete, divise da appena 5 punti in classifica, si affronteranno in un duello che promette emozioni forti. La svizzera, partita con il numero 10, cercherà di sfruttare al massimo la sua esperienza, mentre Brignone, con il 14, dovrà dimostrare ancora una volta la sua capacità di gestire la pressione.

Le condizioni della pista "Challenger", perfette nonostante le previsioni incerte, sembrano favorire una gara all’insegna dell’equilibrio. Roberta Melesi, fermando il cronometro sull’1’15″08, e Laura Pirovano, che ha fatto ancora meglio portandosi momentaneamente in testa, hanno già dato un assaggio di quanto possa essere combattuto questo superG. Michelle Gisin, terza, completa un quadro che vede l’Italia ben rappresentata, anche se il pronostico rimane aperto.

Per Brignone, vincere questa coppa significherebbe non solo aggiungere un altro trofeo al suo già ricco palmarès, ma anche coronare una stagione che, nonostante qualche altalenanza, è stata caratterizzata da una costanza encomiabile. Dopo aver superato la breve fuga di Camille Rast in vetta alla classifica, l’azzurra ha dovuto affrontare soprattutto la regolarità di Gut-Behrami, capace di imporsi in diverse occasioni ma senza mai distaccarsi troppo.