“Incantatrice di serpenti”, gli hater contro Sala. E pubblicano il curriculum del padre

C’è un controcanto, quello dell’odio che viaggia sul web. In mezzo ai tanti messaggi di solidarietà, di apprensione nella speranza che Cecilia Sala venga presto liberata dall’Iran, si scatenato in tv e sui social gli hater. C’è Alessandro Orsini, il professore che solidarizza con l’Iran contestando la detenzione di Mohammad Abedini in carcere in Italia. Il professore sui social è arrivato a chied… (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri media

La partita è delicatissima, il governo si muove su un filo, ma la determinazione a riportare a casa Cecilia Sala si fa ancora più forte quando appaiono chiare le condizioni in cui è detenuta la giornalista arrestata a Teheran senza una causa plausibile. (Avvenire)

"Le accuse contro di lei appaiono estremamente vaghe e generiche, - dice Shams - una formula che può significare tutto e nulla, sembrano avanzate in modo frettoloso, probabilmente per giustificarne l’arresto. (Adnkronos)

Dal piano diplomatico a quello politico-istituzionale passando per la giustizia, ecco le possibili soluzioni del Governo italiano per la liberazione di Cecilia Sala, la giornalista romana detenuta nel carcere iraniano di Teheran dal 19 dicembre scorso. (Fanpage.it)

L’ex detenuta nel carcere di Teheran: «Continuate a parlare di Cecilia Sala, rischia la tortura»

Tuttavia ci sono quanto meno delle eccezioni. Si dice che la storia si ripeta spesso, salvo che si manifesta la prima volta come tragedia e la seconda come farsa. (L'HuffPost)

La fava, porta. L’anno che verrà è solo la prosecuzione dell’anno che se n’è andato e porta le identiche tragedie & cazzate. (Nicola Porro)

A Sala oggi direbbe «che tutto questo finirà. Che lei non c'entra niente. Che non è colpa sua, nonostante quello che certa gente potrà dire. (L'Unione Sarda.it)