MOSCA PRENDE DI MIRA IL CAMMINO PRO-EUROPEO DI CHIŞINĂU

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L'Opinione delle Libertà ESTERI

C’è un brusio nella capitale della Moldova mentre si prepara per quelle che potrebbero essere le elezioni più importanti nella sua storia post Guerra fredda. Nel primo turno di votazioni del 20 ottobre, i moldavi eleggeranno il loro presidente e determineranno se il Paese sancirà l’adesione all’Unione europea come obiettivo strategico nella sua costituzione. Se nessuno degli 11 candidati presidenziali otterrà più della metà dei voti, le elezioni andranno al secondo turno il 3 novembre. (L'Opinione delle Libertà)

Ne parlano anche altre testate

Si terranno domenica in Moldova le elezioni presidenziali e il referendum non vincolante sull'adesione all'Unione europea in vista del voto, ben più a rischio e decisivo per il futuro per il Paese, per le legislative nel 2025. (Adnkronos)

Proprio per questo motivo, si parla già di un voto storico il cui esito sarà decisivo per il futuro del Paese. (Inside Over)

Questa tornata elettorale si svolge in un contesto di forte polarizzazione interna e di influenze esterne contrapposte, con il peso geopolitico della Transnistria, una regione separatista sostenuta dalla Russia, che rimane una questione irrisolta e altamente destabilizzante. (Farodiroma)

Moldova al bivio, ecco il referendum che può portarla nell’Ue o lanciarla nell’orbita di Putin

Come ad un maschio possessivo, anche alla Russia di Putin non piace che le nazioni, un tempo a lei soggette, se ne vadano. (L'HuffPost)

(di Ana Revenco, ex ministro dell'Interno in Moldavia, capo del Centro per la comunicazione strategica e il contrasto alla disinformazione) (L'HuffPost)

Scegliere se restare nel limbo di un Paese sospeso tra Unione europea e interessi russi, o seguire la via che porta all’adesione al club a dodici stelle. Bruxelles – La Moldova al bivio. (EuNews)