Alex Marangon, la famiglia: «L’ayahuasca e una purga? Fate l’esame del capello ai 20 partecipanti»

«Sapevamo che in queste occasioni aveva già assunto la pianta ayahuasca che aiuta a prendere contatto con le proprie parti più profonde. Ci aveva fatto vedere sul braccio tre puntini dove gli avevano applicato il Kambo, il muco di una rana amazzonica utilizzato per rafforzare il sistema psicofisico». La famiglia di Alex Marangon, il cui corpo è stato trovato nel fiume Piave, chiedono verità e giustizia per il figlio. (Open)

Se ne è parlato anche su altri media

Secondo quanto riportato dal legale, come scrive il Corriere della Sera, “i due curanderos il 30 giugno avevano altri impegni e sono andati via” senza sapere che Marangon fosse morto. (Il Fatto Quotidiano)

La musica che amava, il suono del tamburo melodico in metallo, i fumogeni accesi dagli amici. Il funerale di Alex Marangon è stato simile a una festa. La cerimonia si è svolta a Macron, il centro del Veneziano in cui viveva il 25enne barman morto dopo un rito sciamanico in circostanze ancora tutte da chiarire. (Secolo d'Italia)

Non credono che Alex Marangon sia stato ucciso i due sciamani colombiani ospiti del raduno sciamanico dopo cui il 25enne è morto. Jhonni Benavides e Sebastian Castillo sono andati via una volta finita la cerimonia nell’abbazia di Vidor. (Open)

Alex Marangon «non ha preso ayahuasca, era molto nervoso»: parlano gli sciamani che guidavano il rituale in cui è morto

Hanno il cuore in mille pezzi, sono devastati nel profondo dell'anima, ma non per questo smetteranno di chiedere " verità e giustizia " per quel figlio morto in circostanze ancora da chiarire. Una bara colorata, i fumogeni e tanti palloncini. (il Giornale)

Chiesa gremita, tanti amici e tanti 'colori'. E' stato così oggi il funerale di Alex Marangon, il 25enne barman morto, dopo un rito sciamanico. Un ultimo saluto molto originale, lontano dal colore nero anche negli abiti, come "avrebbe voluto lui" dicono i genitori. (Adnkronos)

Jhonni Benavides e Sebastian Castillos, i «curanderos» colombiani ospiti del raduno sciamanico nell’abbazia di Vidor (Treviso), dopo il quale il venticinquenne veneziano Alex Marangon è morto, parlano per la prima volta e raccontano la loro versione sulla notte tra il 28 e il 29 giugno, quando il giovane è scomparso durante un rituale. (Corriere della Sera)