Kammer (Fmi): “Il governo tagli il debito pubblico: è la garanzia contro gli shock”

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la Repubblica ECONOMIA

Washington — Il Superbonus non basta a spiegare il problema del debito in aumento in Italia e le privatizzazioni non bastano a ridurlo. La crescita del pil scenderà allo 0,2% nel 2026, e per ripartire bisogna immaginare da subito un programma di riforme successivo al Pnrr. L’immigrazione è utile a contrastare la riduzione della forza lavoro, ma dobbiamo anche aumentare la partecipazione femminile… (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altre testate

È la chiave di lettura necessaria per meglio interpretare le parole di Victor Gaspar, direttore del dipartimento affari fiscali dell’FMI, pronunciate a Washington nel corso della recente conferenza stampa di presentazione del report: “L’Italia è un’economia avanzata con un debito elevato, è un Paese dove c’è per tradizione una preoccupazione per il mercato dei bond e per lo spread. (Fiscal Focus)

Frosinone – Operazione di sgombero degli alloggi Ater occupati abusivamente al Casermone nella giornata di ieri, martedì 22 aprile. Dalle prime luci dell’alba gli appartamenti di edilizia residenziale pubblica sono stati liberati grazie ad un intervento degli agenti della Questura di Frosinone, di concerto con la Prefettura. (Frosinone News)

Lo ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti in audizione alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato sul Def. "L'aggiustamento è pienamente alla nostra portata. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il Fondo monetario internazionale, che due giorni fa aveva già tagliato le previsioni sul Pil della Penisola, ora allarga l’orizzonte di analisi e prevede un quadro a tinte fosche. Ma nel 2026 crollerà allo 0,2% “con il Superbonus che arriva ad esaurimento e il Pnrr che continua ad esserci ma non con così tanta forza”. (Il Fatto Quotidiano)

Gli alunni, salutati al loro arrivo alla Caserma intitolata al Car. MOVM Alberto LA ROCCA dal Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. (Frosinone News)

Negli ultimi trent’anni, complici le riforme dello Stato sociale e la «spesa allegra» degli anni Ottanta, il debito è lievitato senza controllo e nel 2025 si prepara a sfondare la soglia dei 3 mila miliardi (Milano Finanza)