Solo il 13% dà l'ok all'uso dei dati

Solo il 13% dà l'ok all'uso dei dati
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salto.bz INTERNO

Il dipartimento Prevenzione sanitaria e Salute, in riferimento a questo articolo, ha chiesto la pubblicazione della seguente precisazione: In riferimento all'articolo pubblicato su Salto.bz il 27 novembre 2024, desideriamo fornire alcune precisazioni riguardo al tasso di consenso alla consultazione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) in Alto Adige. Al 27 novembre 2024, il 26,93% delle 535.714 persone iscritte al Servizio Sanitario Provinciale ha espresso il proprio consenso alla consultazione del FSE, pari a 149.784 persone. (salto.bz)

Su altri giornali

Il Fascicolo sanitario elettronico (Fse), pensato per sburocratizzare il lavoro dei medici di famiglia e aiutare i cittadini, esiste dal 19 maggio 2020 ma secondo quanto dichiarato lo scorso giugno dal ministero della Salute ora è il momento della sua trasformazione da strumento amministrativo a strumento sanitario. (Start Magazine)

Come per ogni innovazione, infatti, le Regioni italiane procedono a velocità diverse. Anche se, in questo caso particolare, la lista dei ‘primi della classe’ è un po’ diversa dal solito. (Fortune Italia)

Solo il 41% degli italiani ha dato il proprio consenso alla consultazione da parte di medici e operatori sanitari del Fse, acronimo di Fascicolo sanitario elettronico. Parliamo di uno strumento fondamentale per la digitalizzazione del servizio sanitario nazionale i cui servizi sono tracciati dal decreto del 7 settembre 2023 del Ministero della salute. (umbriaON)

I calabresi non si fidano del Fascicolo sanitario elettronico: «Solo l’1% è disposto a farlo consultare ai medici»

In Calabria nel Fascicolo sanitario elettronico regionale (Fse) sono disponibili ad oggi 13 tipologie documentali su 16 pari all'81% del totale dei documenti (media Italia 79%) e la percentuale di servizi disponibili attualmente è pari all'8%, dato che posiziona la regione ultima insieme all'Abruzzo. (LaC news24)

Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo – Grazie al lavoro del presidente Rocca e della sua giunta la sanità regionale sta raggiungendo livelli qualitativi e risultati sempre più importanti ed ambiziosi. Oggi la Fondazione Gimbe ha certificato che il Lazio è la prima regione italiana per ciò che riguarda i servizi offerti dal fascicolo sanitario elettronico, confermando l’impegno dell’amministrazione Rocca nel favorire l’innovazione tecnologica e la semplificazione amministrativa. (Tuscia Web)

E tra le regioni ci sono vere e proprie 'fratture digitali', dall'1% di adesione in Abruzzo, Calabria, Campania e Molise all'89% in Emilia-Romagna. Tra le Regioni del Mezzogiorno, inoltre, solo la Puglia con il 69% supera la media nazionale. (La Gazzetta del Mezzogiorno)