Idf, ucciso capo Hezbollah dietro a raid sui bambini Golan

L'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso il responsabile del lancio di un razzo con 53 chili di esplosivo che il 27 luglio ha ucciso 12 tra bamvini e adolescenti drusi che stavano giocando in un campetto di calcio nel nord di Israele. Khider al Shaebia, ha detto l'Idf, era il capo di Hezbollah per l'area di Har Dov, responsabile di centinaia di lanci di razzi e missili anti carro contro il Golan e il Monte Hermon (Il Messaggero Veneto)

Ne parlano anche altre fonti

Tutte le opzioni sono sul tavolo, fa sapere l'esercito di Israele che prepara una nuova rappresaglia contro l'Iran per l'attacco del primo ottobre - il secondo dopo quello dello scorso aprile - con oltre 180 missili scagliati dalla Repubblica islamica. (Adnkronos)

Chi avrebbe detto che un anno dopo la strage del 7 ottobre saremmo precipitati fino a questo punto? Il conflitto in Medio Oriente sembra sfuggito di mano a tutti i protagonisti: Israele, l’Iran con la sua galassia di organizzazioni terroristiche, l’America. (Corriere della Sera)

Da un lato l'Iran, che come unico Stato alleato ha la Siria di Bashar al-Assad, ma che può contare sul sostegno delle milizie di Hezbollah, in Libano, degli Houthi, in Yemen, e di Hamas e della Jihad islamica palestinese nella Striscia di Gaza. (Adnkronos)

Qualcosa si è rotto nel regime iraniano e nel blocco dei suoi alleati

La girandola di incontri e telefonate ai massimi livelli nazionale e internazionale è continua: vertice notturno a palazzo Chigi, presenti premier, ministro della Difesa e in remoto degli Esteri, il sottosegretario Mantovano, il consigliere diplomatico Fabrizio Saggio, i servizi. (il manifesto)

E’ di almeno sei morti e sette feriti l’ultimo bilancio di un raid aereo israeliano che ha colpito alle prime ore di oggi un palazzo nel centro di Beirut. Lo riportano i media libanesi. Israele ha confermato un raid mirato nella capitale libanese. (Il Sole 24 ORE)

La “cupola d’acciaio” israeliana non è l’Iron dome, che a dispetto del nome non è del tutto impenetrabile, ma la più ampia e invisibile “mezzaluna di fuoco” che dalla Siria attraversa l’Iraq e si spinge fino all’estremo sud mediorientale, dove si annidano le forze degli Houthi nello Yemen. (Avvenire)