Ucciso capo Hezbollah responsabile del raid sui bambini nel Golan

- L'esercito israeliano ha annunciato di aver eliminato Khider al Shaebia, il capo di Hezbollah per l'area di Har Dov, ritenuto responsabile del lancio di un razzo con 53 chili di esplosivo che, il 27 luglio, ha ucciso 12 tra bambini e adolescenti drusi che stavano giocando in un campetto di calcio nel nord di Israele. Al Shaebia, secondo quanto riferito dall'Idf, era responsabile di centinaia di lanci di razzi e missili anticarro contro il Golan e il Monte Hermon.

Nel contesto di un Medio Oriente sempre più teso, il G7 ha lanciato un appello a tutte le parti coinvolte nel conflitto, esortandole a fermare gli attacchi e le ritorsioni che rischiano di alimentare un'escalation incontrollabile. La dichiarazione, diffusa da Palazzo Chigi, sottolinea come un pericoloso ciclo di violenze non sia nell'interesse di nessuno.

Nel frattempo, in Iran, la popolazione, in particolare i giovani, continua a manifestare contro il regime e contro il premier israeliano Netanyahu, festeggiando l'eliminazione di Nasrallah. In una lettera, il premier israeliano ha definito Khamenei un nemico, ma ha anche sottolineato che Israele non è un alleato dell'Iran e ha chiesto di non reagire in modo da danneggiare ulteriormente la situazione.

L'esercito israeliano, intanto, prepara una nuova rappresaglia contro l'Iran per l'attacco del primo ottobre, il secondo dopo quello dello scorso aprile, che ha visto il lancio di oltre 180 missili da parte della Repubblica islamica. Il premier Benjamin Netanyahu ha assicurato che l'Iran pagherà per il grosso errore commesso, mentre il portavoce delle Idf, Daniel Hagari, ha dichiarato che Israele agirà nel momento e nel luogo che riterrà opportuni.

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