“Eugenio, Alessandro ed io: così è nato sul palcoscenico Novecento di Allegri”

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Nel 1990, quando abbiamo cominciato a scandagliare i classici, è stato naturale che Eugenio scivolasse in quel grande grembo che era il Laboratorio Teatro Settimo.

Eugenio è stato anche un grande pedagogo, la sua passione per l’insegnamento era generosa

Marco Paolini lavorava già con il Laboratorio Teatro Settimo e, insieme, avevano fatto uno spettacolo che portavano nelle piazze sul palchetto altro e stretto della commedia dell’arte, «Il falso magnifico»: esilarante. (La Stampa)

Su altri giornali

E' morto l'attore Eugenio Allegri: aveva 66 anni. Collegno (Torino), 7 maggio 2022 - Lutto nel mondo del teatro italiano. (IL GIORNO)

Adoperava solo la dolcezza, perfino quando gli capitava di interpretare ‘i cattivi’ " , scrive il Direttore artistico del Teatro Stabile di Torino, Valerio Binasco. Dal 1992 Allegri è con il Laboratorio Teatro Settimo a partire da “La storia di Romeo e Giulietta”, Premio Ubu per la drammaturgia. (La Repubblica)

E proprio il Teatro Stabile di Torino si stringe attorno alla famiglia e agli amici di Eugenio Allegri. Nel 2009 aveva riaperto il Teatro Carignano appena restaurato come protagonista dello Zio Vanja di Anton Cechov, diretto da Gabriele Vacis, che nel 2012 lo scelse anche per Rusteghi di Goldoni. (TorinOggi.it)

O forse non scenderà mai dal Virginian, da quel piroscafo con cui ha solcato tanti mari e che lo ha fatto conoscere a moltissime persone: tutte convinte che Novecento fosse lui, Eugenio Allegri Con il suo fare garbato, la grazia da artista d’altri tempi e il fiorire della sua chioma argentata, è sceso dalla nave. (La Stampa)

Nato a Collegno e diplomato nel 1979 alla Scuola Galante Garrone di Bologna, Eugenio Allegri è stato attore e regista. Ha lavorato fra gli altri, con Leo De Berardinis, Dario Fo, Gabriele Vacis, Vittorio Franceschi e Leo Muscato. (Corriere della Sera)

Allegri è stato il primo, e finora unico, direttore artistico del Teatro Fonderia Leopolda di Follonica. La sua carriera è stata lunga e piena di successi e Follonica, che lui definiva sorprendente, prodigiosa e magnetica, negli ultimi anni, lo ha sempre accolto con calore ed entusiasmo. (LA NAZIONE)