Vita: Buon passo avanti l’intesa su Rai tra forze politiche di opposizione

L’intesa raggiunta dalle forze politiche di opposizione sulla Rai è un buon passo avanti. Senza enfasi o compiacimenti retorici Articolo21 può dire a buon diritto di aver proposto in tempi non sospetti esattamente ciò che è emerso dal campo progressista. Inizia così la riflessione “Una rondine fa primavera” di Vincenzo Vita su Articolo 31, che riportiamo integralmente qui di seguito. Una rottura di continuità positiva. (Primaonline)

Se ne è parlato anche su altri giornali

"Del vertice ne hanno parlato solo i giornali, non era previsto nessun vertice" sulla Rai. Lo ha detto il segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, durante la conferenza stampa per la presentazione della Festa Nazionale di Forza Italia Giovani a Roma. (Il Sole 24 ORE)

Il vertice ipotizzato per oggi a margine del consiglio dei ministri? «Ne hanno parlato solo i giornali, non lo abbiamo mai annunciato. Non è previsto nessun vertice, tant’è che non si vota adesso», taglia corto il forzista Antonio Tajani che non ha nessuna fretta di mettere la firma sotto un accordo che, per come si stanno mettendo le cose, a settembre rischia di saltare. (il manifesto)

Alla fine, i pasticci dei maschi li devono risolvere le donne. E tra i “mercanti” ce ne è uno particolarmente incalzante, Matteo Salvini che agi… (La Stampa)

Prove di campo largo anche sulla cruciale questione della Rai. I capigruppo dei diversi partiti di opposizione in commissione di vigilanza Rai hanno infatti siglato una nota congiunta per avvertire il Governo di Giorgia Meloni. (la Repubblica)

«Rai patrimonio pubblico da tutelare e rilanciare. Ci appelliamo a tutte le forze politiche per una riforma nel solco del media freedom act. (La Stampa)

"Per queste ragioni" i capigruppo dell'opposizione rivolgono un invito "a tutte le forze politiche di procedere ad un confronto per una riforma organica della governance della Rai nella direzione del Media Freedom Act prima di procedere alla nomina dei nuovi vertici per evitare una ennesima lottizzazione e per consentire al servizio pubblico di rilanciarsi nella sua mission preservando le proprie prerogative di pluralismo, autonomia e indipendenza nell'interesse generale della libera informazione come garantito dalla nostra Costituzione". (Civonline)