La delusione di Meloni: "Indagarmi è un danno alla Nazione". Poi avverte: "Non intendo mollare di un millimetro"

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Tiscali Notizie INTERNO

"A chiunque nei miei panni di fronte a questa vicenda cadrebbero un po' le braccia". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, intervenendo all'evento La Ripartenza, organizzato dal giornalista Nicola Porro a Milano, rispondendo a una domanda sull'atto inviato a lei e alcuni ministri sul caso Almasri dalla Procura di Roma. La discrezionalità delle Procure "L'atto era chiaramente un atto voluto - ha rimarcato - tutti sanno che le Procure in queste cose hanno la loro discrezionalità come dimostrato da numerosissime denunce di cittadini contro le istituzioni e su cui si è deciso di non procedere con l'iscrizione nel registro degli indagati, come negli anni del Covid". (Tiscali Notizie)

Ne parlano anche altre testate

Due interventi politici, taglienti, nel giro di pochi giorni. Entrambi sulla giustizia, per difendere la memoria del padre, e pure la premier Giorgia Meloni. (Corriere della Sera)

Attacco all'Italia, al ruolo e agli interessi strategici in Libia con metodi «sporchi». «In prima battuta c'è un disegno, una strategia, per mettere in crisi le relazioni fra Roma e Tripoli, ma danno fastidio anche la stabilità del governo italiano e le iniziative in Africa e Medio Oriente» spiega una fonte qualificata. (il Giornale)

Le degenerazioni hanno messo in ginocchio nazione piu' bella (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 30 gen - "E allora non e' normale, ha proseguito Meloni, non e' inevitabile che i governi li scelga il Palazzo e non il popolo, non e' normale, non e' inevitabile che alcuni magistrati politicizzati cerchino di colpire chi non e' politicamente schierato con loro, non e' normale, non e' inevitabile che quando arriva la Guardia di Finanza si debba essere terrorizzati anche se non si e' fatto nulla di male. (Il Sole 24 ORE)