Lvmh entra in Moncler: il brand di Remo Ruffini vola a Piazza Affari

Ruffini Partecipazioni Holding, la holding di Remo Ruffini, e Lvmh annunciano che oggi il colosso del lusso guidato da Bernard Arnault, attraverso una società veicolo, ha acquisito una partecipazione del 10% in Double R (il veicolo d’investimento controllato da Ruffini Partecipazioni Holding), che detiene una quota diretta in Moncler pari a circa il 15,8%. Nel concreto, Lvmh entra in Moncler. Come si legge in una nota, in base ai termini dell’operazione, Double R aumenterà la sua partecipazione in Moncler fino a un massimo del 18,5% attraverso ulteriori acquisti di azioni Moncler nel corso di circa 18 mesi. (Forbes Italia)

Su altri media

Dalla mossa di Arnault il patron di Tip si aspetta un beneficio al gruppo dei piumini in borsa. (Milano Finanza)

Tonico tutto il settore in Europa, con Aeffe a +18%. «Prematuri nel breve/medio termine eventuali scenari speculativi», secondo Equita, mentre Intesa osserva come l’operazione possa essere «un primo passo per preparare una futura acquisizione» (Milano Finanza)

Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, brilla Moncler , con un forte incremento (+8,61%). Le più forti vendite si manifestano su Prysmian , che prosegue le contrattazioni a -2,55%. Si muovono in territorio positivo i principali mercati di Eurolandia. (Finanza Repubblica)

La Borsa, gli indici del 27 settembre 2024

LVMH (MC) spinge al rialzo il titolo Moncler (MONC), che in avvio di seduta del 27 settembre guadagna circa il 9%. Attraverso un comunicato, arrivato nella serata di ieri, il colosso francese del lusso ha annunciato l’acquisizione del 10% di Double R, la holding della famiglia Ruffini che controlla il gruppo italiano. (Morningstar)

Lvmh, tramite un veicolo societario di nuova costituzione, ha acquistato una quota del 10% di Double R (il veicolo di investimento controllato da Ruffini Partecipazioni Holding) che detiene una partecipazione diretta in Moncler pari a circa il 15,8% . (Il Sole 24 ORE)

Ottimismo arriva anche dagli Stati Uniti, con l’inflazione che continua a rallentare più delle attese. Così Milano scatta sul finale e termina a +0,92%. (Il Sole 24 ORE)