Beko, adesso è davvero finita. L’azienda a sindacati e Ministero: “Siena chiude a fine 2025”
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La notizia che il sito di viale Toselli non voleva sentirsi dire purtroppo è stata comunicata poco fa da Beko Europe durante il tavolo del Ministero dell’Imprese: lo stabilimento di Siena dell’azienda proseguirà l’attività fino alla fine del 2025, ma poi, insieme all’impianto marchigiano di Comunanza, chiuderà. Questo è quanto hanno comunicato da Beko ai sindacati e al Governo all’incontro al Mimit. (Canale 3)
Su altre fonti
Oltre a quello di Siena, chiuderà anche il sito di Comunanza, nella Marche e della linea del freddo a Cassinetta. L’attività andrà avanti per altri 12 mesi, poi a fine 2025 Beko (ex Whirlpool) cesserà il proprio impegno nello stabilimento di viale Toselli. (Corriere Fiorentino)
“La firma dei decreti che consentono l'inserimento nella piattaforma per l'inclusione sociale e lavorativa anche dei disoccupati e dei percettori della disoccupazione in quanto collaboratori coordinati e continuativi è un passo avanti che va nella giusta direzione. (Il Giornale d'Italia)
VARESE – L’annuncio di tagli pesantissimi sui posti di lavoro con la chiusura di due stabilimenti e il pesante ridimensionamento del polo Beko di Cassinetta di Biandronno ha subito suscitato reazioni politiche pesanti. (malpensa24.it)
E' quanto comunicato, in base a quanto si apprende, dai vertici della ex Whirlpool al tavolo ministeriale in corso a Roma, al Minit, dove sono presenti anche i sindacati. Chiusura entro la fine del 2025 degli stabilimenti Beko Europe di Siena e Comunanza (Ascoli Piceno) e della linea del freddo a Cassinetta (Varese). (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Complessivamente, spiega l’azienda, gli esuberi relativi alle unità produttive di Cassinetta, Siena e Comunanza sono stimati in 1.151 unità. Beko Europa ha presentato il piano di lungo periodo per l`Italia che prevede complessivi 1.929 esuberi. (Il Diario del Lavoro)
Cassinetta (Varese), 20 novembre 2024 – Un totale di 1.935 esuberi. E' quanto comunicato, in base a quanto si apprende, dai vertici della ex Whirlpool al tavolo ministeriale in corso a Roma, al Minit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), dove sono presenti anche i sindacati. (IL GIORNO)