Elon Musk per Trump non bada a spese

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L'Opinione delle Libertà ECONOMIA

Il patron di Tesla ha preso una decisione. Elon Musk avrà un ruolo nello showdown per le Elezioni presidenziali americane del candidato repubblicano Donald Trump. Con il 5 novembre che sembra lontano nel caldo afoso di luglio – ma si avvicina inesorabilmente – il multimiliardario di X ha dichiarato di essere intenzionato a versare 45 milioni di dollari al mese per la corsa alla Casa Bianca del tycoon. (L'Opinione delle Libertà)

La notizia riportata su altre testate

L'eccentrico imprenditore di origini sudafricane mostra di voler dire la sua sull'America del futuro e ha scelto chiaramente da che parte stare: da quella di Donald Trump, naturalmente. E quella M sta per Musk, Elon Musk, l'uomo più ricco del mondo con i suoi 251,5 miliardi di dollari di patrimonio conteggiati da Forbes. (il Giornale)

Nella sua prima apparizione pubblica da quando un uomo ha tentato di sparargli, Donald Trump si è presentato nella sala congressi della convention repubblicana accanto al suo nuovo compagno di corsa, il senatore J. (il manifesto)

Peter Thiel Da Elon Musk in giù, ecco chi sostiene e raccoglie fondi per la campagna elettorale del tycoon (StartupItalia)

Un tempo votavano Clinton, Obama, Biden. Oggi voltano le spalle al mondo dem, alla sinistra liberal che ancora domina culturalmente le due sponde dell’America. Il primo ad abbandonare la West Coast è Elon Musk, il padrone di Tesla e Space X e del social X (ex Twitter), l’uomo più ricco del pianeta, che accorre a colpi di 45 milioni di dollari di donazioni al mese alla corte di Donald Trump (Avvenire)

Le raccolte fondi per Donald Trump stanno aumentando, con Elon Musk pronto a donare 45 milioni di dollari al mese a “America PAC”, un comitato di azione politica che sostiene Trump. Musk ha anche donato 100.000 dollari alle vittime della sparatoria avvenuta durante il recente comizio di Trump in Pennsylvania. (Autoappassionati.it)

Ultim'ora news 17 luglio ore 17 Questi due sviluppi hanno segnato un cambiamento culturale in fermento nella tradizionalmente liberale Silicon Valley, mentre investitori e top manager annunciano il loro sostegno per Trump su questioni come la posizione dell'amministrazione Biden sulla regolamentazione dell'intelligenza artificiale e il giro di vite sulle acquisizioni da parte delle grandi aziende tecnologiche. (Milano Finanza)