Elon Musk, il miliardario che ha voltato le spalle a Biden

Elon Musk, l'uomo più ricco del pianeta e proprietario di Tesla, SpaceX e del social X (ex Twitter), ha recentemente cambiato il suo orientamento politico. Un tempo sostenitore dei democratici come Clinton, Obama e Biden, Musk ha ora voltato le spalle al mondo democratico e alla sinistra liberal che ancora domina culturalmente le due sponde dell’America.

Musk ha deciso di abbandonare la West Coast e si è unito alla corte di Donald Trump, donando 45 milioni di dollari al mese. Questo cambio di rotta ha suscitato molte discussioni, soprattutto perché Musk è una figura di spicco nel settore tecnologico.

Andrea Stroppa, un informatico esperto di cybersicurezza, è noto come il collegamento tra Elon Musk e l'Italia. Quando Musk deve visitare l'Italia, Stroppa è il primo contatto con cui si consulta e con cui pianifica la sua agenda. Stroppa ha anche organizzato l’incontro tra Musk e il governo a Palazzo Chigi.

Le generose donazioni di Musk a Trump hanno sollevato preoccupazioni sulla salute della democrazia americana. Con il ritiro del presidente Joe Biden dalla corsa per la Casa Bianca e le incertezze sulla candidatura di Kamala Harris, il destino del Paese sembra sempre più nelle mani dei grandi investitori, quelli che finanziando le campagne elettorali dei candidati ne influenzano la linea politica.

James David Vance, autore del libro "Elegia americana" (titolo originale "Hillbilly Elegy"), è un personaggio di rilievo anche in Italia, dove il suo libro è molto popolare. Vance descrive la vita dei lavoratori bianchi senza titoli di studio, malpagati e dimenticati dal partito democratico, bisognosi di protezione sociale ma conservatori in tema di diritti civili. Questa descrizione offre uno spaccato della società americana che potrebbe aver influenzato la decisione di Musk di sostenere Trump.

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