Mercato auto in crisi, colpa dell’elettrico?

Risposta. Ecco i passi a cui si fa riferimento nella lettera, a seguire il nostro commento. “Vi invito a guardare questi titoli: Volkswagen, Mercedes, BMW, la stessa Stellantis, anche Ford negli USA. Colossi che hanno investito per rispondere alle costrizioni ideologiche dell’Europa sull’elettrificazione forzata, ora purtroppo hanno di fronte un’unica drammatica certezza: i licenziamenti. Anche dove solo un anno fa sembrava impossibile, anche se noi lo avevamo detto. (Vaielettrico.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Sul discorso si è espresso il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis alla plenaria dell'Europarlamento a Strasburgo, dicendo che bisogna “raddoppiare i nostri sforzi affinché il percorso di elettrificazione rimanga praticabile e ampiamente accettato". (Auto.it)

Il settore delle auto elettriche, un tempo considerato la strada obbligata verso un futuro più verde e sostenibile, sta dimostrando limiti imprevisti. (Nicola Porro)

L’Unione Europea spinge per l’espansione delle infrastrutture di ricarica, ritenendola cruciale per la transizione verso la mobilità elettrica entro il 2035. Si tratta di un’opinione tutt’altro che condivisa da tutti, in quanto molti ritengono che il vero problema sia il costo elevato delle auto elettriche, ancora inaccessibili per gran parte dei consumatori. (Autoappassionati.it)

Auto elettrica, l’Ue tira dritto sull’obiettivo del 2035: ma bisogna accelerare e raddoppiare gli sforzi

O, meglio, il settore produttivo automobilistico dell'Unione europea. Un settore ferito, secondo il centro studi dell'Eurocamera, da una crescita economica debole, dai costi dell'energia, dall'interruzione di catene di approvvigionamento dai rischi geopolitici e dalle politiche industriali di Paesi come la Cina, con ampi interventi governativi, o gli Usa, con l'Inflation Reduction Act. (Il Messaggero - Motori)

– Mercato in declino, aziende che fermano interi stabilimenti e minacciano chiusure e licenziamenti e poi scioperi e proteste. La crisi globale del mercato automobilistico non risparmia le grandi imprese europee simbolo dell'industrializzazione del continente, come la tedesca Volkswagen, Stellantis, erede dell’italiana Fiat e la francese Peugeot. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis difende gli obiettivi europei sull’auto alla plenaria dell’Europarlamento a Strasburgo: l’industria ha avuto il tempo per adeguarsi e aver definito un quadro chiaro di regole ha creato certezza per produttori e investitori. (Milano Finanza)