Cripto valute, oltre 2,7 miliardi in mano agli italiani. Gli utenti salgono del 13%

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Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Agli italiani, nonostante i continui allarmi delle authority, i cripto asset piacciono sempre di più. Secondo l’analisi dei flussi trimestrali inviati all’Organismo Agenti e Mediatori (OAM) e dalla Survey condotta in collaborazione con Banca d’Italia e Consob, a Marzo del 2024 il valore totale delle valute virtuali detenute dalla clientela nostrana ha superato 2,7 miliardi. Un dato che implica un incremento dell’85% rispetto all’ultimo trimestre del 2023. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri giornali

È quanto emerge dai flussi trimestrali inviati dagli operatori all’OAM (Organismo Agenti e Mediatori). I dati trasmessi dai VASP all’Organismo mostrano una crescita delle operazioni effettuate in valuta virtuale sul territorio della Repubblica. (Advisoronline)

E per essere ragionevolmente sicuro di non caderci deve risalire a 62.000 dollari. Secondo l’analisi tecnica, se non si riesce a riagganciare questa soglia in brevissimo tempo il bitcoin rischia di entrare in un mercato Orso. (Milano Finanza)

La crypto italia cresce. 1,3 milioni di residenti hanno BTC o crypto. Detenzioni per 2,7 miliardi totali. (Criptovaluta.it)

Criptovalute per 2,7 miliardi nei portafogli di 1,3 milioni di italiani: ecco l’identikit dell’investitore

L’OAM ha riportato un aumento significativo nel numero di clienti che detengono criptovalute, con un incremento del 13% nel primo trimestre del 2024. Il mercato delle criptovalute in Italia continua a espandersi rapidamente. (Decripto.org)

Un risultato molto significativo se paragonato a quello dell'ultimo trimestre del 2023, con un aumento dell'85%. Negli ultimi sei mesi le riserve presenti nel nostro Paese di questi asset, su tutti di Bitcoin, hanno raggiunto i 2,7 miliardi di euro in valore. (QuiFinanza)

Oltre 1,3 milioni di persone ne detengono per un valore complessivo di oltre 2,7 miliardi di euro, in crescita dell’85% in un anno. Il dato emerge da un’analisi dell’Oam, l’organismo che detiene il registro pubblico degli operatori virtuali, a cui sono ormai iscritti 144 società di dimensione piccola, media e grande. (Corriere della Sera)