*** Criptovalute: Oam, forte aumento a 2,7 mld quota in mano clienti italiani

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Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Criptovalute: Oam, forte aumento a 2,7 mld quota in mano clienti italiani (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 12 lug - Forte aumento delle criptovalute in mano ai risparmiatori italiani. Secondo i dati dell'Oam, l'Organismo che gestisce l'albo degli agenti e dei mediatori creditizi, a marzo scorso il saldo totale delle valute virtuali detenute dalla clientela italiana ha superato i 2,7 miliardi, con un incremento dell'85% rispetto all'ultimo trimestre 2023. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altre testate

Agli italiani, nonostante i continui allarmi delle authority, i cripto asset piacciono sempre di più. Un dato che implica un incremento dell’85% rispetto all’ultimo trimestre del 2023. (Il Sole 24 ORE)

Un risultato molto significativo se paragonato a quello dell'ultimo trimestre del 2023, con un aumento dell'85%. Negli ultimi sei mesi le riserve presenti nel nostro Paese di questi asset, su tutti di Bitcoin, hanno raggiunto i 2,7 miliardi di euro in valore. (QuiFinanza)

Il settore crypto in Italia pesa oggi $2,7 miliardi, in crescita dell’85% sul Q4 2023, e con gli investitori arrivati a quota 1,3 milioni La crescita delle crypto in Italia (The Crypto Gateway)

Criptovalute per 2,7 miliardi nei portafogli di 1,3 milioni di italiani: ecco l’identikit dell’investitore

Il mercato delle criptovalute in Italia continua a espandersi rapidamente. Secondo i dati forniti dall’OAM (Organismo degli Agenti e dei Mediatori Creditizi), a marzo 2024 il saldo totale delle valute virtuali detenute dai risparmiatori italiani ha superato i 2,7 miliardi di euro, registrando un incremento dell’85% rispetto all’ultimo trimestre del 2023. (Decripto.org)

E per essere ragionevolmente sicuro di non caderci deve risalire a 62.000 dollari. Non per niente il famoso (per i bitcoiner)... (Milano Finanza)

Oltre 1,3 milioni di persone ne detengono per un valore complessivo di oltre 2,7 miliardi di euro, in crescita dell’85% in un anno. Il dato emerge da un’analisi dell’Oam, l’organismo che detiene il registro pubblico degli operatori virtuali, a cui sono ormai iscritti 144 società di dimensione piccola, media e grande. (Corriere della Sera)