Lucci, il capo ultrà arrestato: il traffico di droga, il rapporto con Fedez e la foto con Salvini
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Associazione per delinquere, con l’aggravante del metodo mafioso, estorsione, lesioni. Sono queste le accuse che hanno portato all'arresto di 19 ultras delle curve del Milan e dell'Inter, di fatto azzerandone i vertici. "Il mio ufficio - ha spiegato il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Giovanni Melillo, durante la conferenza stampa in Procura a Milano - ha da tempo aperto una unità di analisi e impulso investigativo, un gruppo di lavoro che si occupa del condizionamento criminale delle attività sportive e delle logiche che sdoganano negli stadi la propaganda antisemita e razzista". (Today.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Il mondo di Milan e Inter quest'oggi è in subbuglio per l'arresto di 19 capi ultras delle due tifoserie milanesi, nomi noti, che avrebbero infiltrazioni e contatti con la mafia. A parlare alla luce degli avvenimenti ci ha pensato il Procuratore di Milano Marcello Viola: "La nostra richiesta era stata presentata già a giugno, prima dell'omicidio di Ballocco. (Milan News)
"Focus: in un Paese normale oggi Milan e Inter spiegherebbero i rapporti con le curve. I media farebbero una riflessione sul loro ritardo nel cogliere certi fenomeni visibili a occhio nudo. E i leghisti chiederebbero a Salvini il perché di certe foto-opportunity (quello era)". (Tutto Juve)
Dalle intercettazioni emerse oggi dopo l’arresto del capo ultras del Milan Luca Lucci, viene fuori che, invece, un motivo di scontro concreto c’era. E molto concreto. (Open)
«Ringrazio la polizia, io vado allo stadio da quando ho 5 anni e se qualcuno usa lo stadio per interessi suoi con puzza di mafia, Camorra e ‘Ndrangheta, va isolato, beccato e allontanato quindi ringrazio le forze dell’ordine. (ilmattino.it)
Stando alle indagini della Squadra Mobile il 12 novembre del 2022, qualche settimana dopo l’omicidio di Vittorio Boiocchi, capo storico della Nord dell’Inter, “si è avuto percezione dei cambiamenti in corso” nell’ambiente quando le intercettazioni fecero scoprire “la comparsa sulla scena di un soggetto, di origini calabresi, definito “spacchioso (arrogante ndr) calabrotto””. (Il Dispaccio)
Dirigenti e tesserati di Inter e Milan non risultano indagati, anzi le due società sono state definite "soggetti danneggiati" dai comportamenti tenuti dai rispettivi ultras. Le due società non sono indagate dalla Procura di Milano, che però ha aperto un procedimento di prevenzione nei loro confronti. (Goal Italia)