Inchiesta sulle curve di Inter e Milan, accordi e arresti

- In un contesto di crescente attenzione mediatica, l'inchiesta sulle curve di Inter e Milan ha rivelato dettagli sorprendenti e inquietanti. Secondo quanto riportato da SportFace.it, il giudice ha spiegato che, prima della semifinale di Champions League, era intervenuto un accordo tra le tifoserie organizzate delle due squadre. Tale accordo prevedeva che chiunque avesse vinto si impegnava a cedere una quota di biglietti per la finale di Istanbul agli esponenti della tifoseria avversa. Questo patto, che ha suscitato non poche polemiche, è emerso dalle carte dell'inchiesta che ha portato all'arresto di 19 persone.

Paolo Rossi, giornalista di fede bianconera, ha commentato la vicenda sul suo profilo X, sottolineando come, in un Paese normale, Milan e Inter dovrebbero spiegare i loro rapporti con le curve. Rossi ha anche criticato i media per il loro ritardo nel cogliere fenomeni così evidenti, e ha sollevato interrogativi sulle foto-opportunity di alcuni politici con esponenti delle tifoserie.

L'inchiesta, che ha visto l'intervento diretto della Squadra mobile di Milano, guidata da Alfonso Iadevaia, ha messo in luce una realtà simile alla criminalità organizzata. Iadevaia ha dichiarato che l'operazione ha definitivamente disarticolato l'organizzazione trasversale alle tifoserie di Inter e Milan, evidenziando la complessità e la pericolosità di tali gruppi.

Negli atti dell'inchiesta relativa alla Curva Sud del Milan, emergono ulteriori dettagli che mostrano come la tifoseria organizzata volesse avere un ruolo determinante nella scelta del nuovo allenatore. In particolare, il 27 aprile 2024, nei giorni in cui Stefano Pioli era sempre più vicino all'addio, si legge che la scelta più intelligente per mantenere unita la tifoseria sarebbe stata quella di puntare su Antonio Conte.

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