Chi è Stephane Omeonga, l’ex calciatore del Genoa aggredito dalla polizia a Fiumicino
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Numero 40 sulla schiena e tanta voglia di farsi notare anche in Serie A. L'agosto 2017 è un mese importante per Stephane Omeonga. Cresciuto nell'Anderlecht, terzo di cinque fratelli, due maschi e due femmine, famiglia di origine congolese trapiantata in Belgio, il giovane centrocampista, classe '96, era approdato in Italia all'Avellino dove si era fatto notare a suon di prestazioni in Serie B. Su… (la Repubblica)
Su altre fonti
mi ha chiesto di lasciare l'aereo. Confidando nella validità dei mi ha avvicinato per un presunto problema con i miei documenti e (Tuttosport)
"Il 25 dicembre sono stato vittima della brutalità della polizia. Durante un volo tra Roma e Tel Aviv, dopo essere salito a bordo e aver preso posto, uno steward mi ha avvicinato per un presunto problema con i miei documenti e mi ha chiesto di lasciare l'aereo. (Tutto Juve)
È attualmente in forza agli israeliani del Bnei Sakhnin, ma Stephane Omeonga ha un trascorso calcistico in Italia, dove ha militato nell'Avellino, nel Genoa e infine nel Pescara. E proprio prima della partenza dal Bel Paese, quando si trovava all'aereoporto di Roma per fare rientro in Israele, sarebbe stato vittima di un pestaggio da parte della polizia, fatto da lui denunciato ieri a mezzo social. (TUTTO mercato WEB)
"Durante un volo tra Roma e Tel Aviv - si legge in un post su Instagram accompagnato da un video - dopo essere salito a bordo e aver preso posto, uno steward mi ha avvicinato per un presunto problema con i miei documenti e mi ha chiesto di lasciare l'aereo. (Adnkronos)
(Adnkronos) – “Il 25 dicembre sono stato vittima della brutalità della polizia”. La denuncia è del calciatore belga Stephane Omeonga, ex Avellino, Genoa e Pescara in Italia e che attualmente gioca in Israele nel Bnei Sakhnin. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
In un video Instagram ha raccontato di essere stato ammanettato, trattato come un criminale e menato mentre gli veniva premuto un ginocchio in testa (LAPRESSE)
