Sindacati e associazioni in piazza contro il DDL Sicurezza: "Basta decreti autoritari"

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Nel pomeriggio in Piazza Diaz il presidio contro il disegno di legge approvato dalla Camera “La legge introduce nuovi reati e limita la libertà personale di esprimere il proprio dissenso” LECCO – “No al DDL Sicurezza”. Unanime il grido lanciato oggi pomeriggio, lunedì, dai sindacati e dalle associazioni contro il disegno di Legge 1660 approvato lo scorso 19 settembre dalla Camera dei Deputati. Diego Riva, segretario generale della Cgil Lecco, ha esortato il Governo a fermarsi: “Siamo stanchi di essere presi in giro e continuare a vedere decreti autoritari che sono solo propaganda. (Lecconotizie)

Su altre testate

Il disegno di legge sicurezza sarà approvato a breve dal Senato in via definitiva nonostante le manifestazioni contro un testo ritenuto liberticida dalle organizzazioni umanitarie e da parte dell’opposizione parlamentare. (Collettiva.it)

E’importante però stabilire da che cosa nasce l’occupazione abusiva, perché, a seconda dei casi, cambiano le conseguenze giuridiche. Novità in arrivo sul tema dell’occupazione abusiva o “senza titolo” degli immobili ad uso abitativo. (idealista.it/news)

Si è svolto lunedì 30 settembre, dalle 17 alle 18, davanti alla Prefettura in piazza del Popolo, a Ravenna, il presidio promosso da Cgil e Uil “No al Ddl Sicurezza, per difendere la libertà e il diritto di manifestare il dissenso”. (ravennanotizie.it)

Il ddl Sicurezza diventa un caso anche in Ue, interrogazione alla Commissione: "Italia rischia stato di polizia"

Eppure nell’iter intrapreso ieri davanti alle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia sono stati ridotti al minimo i tempi riservati alle audizioni degli esperti. Un taglio drastico a cui i relatori hanno trovato subito una giustificazione: colpa della legge sul Fine vita. (il manifesto)

La Confederazione di via Po giudica, infatti, sbagliato e improprio l’inasprimento previsto per i blocchi stradali in occasione di manifestazioni sindacali che passerebbe da una sanzione pecuniaria alla pena detentiva. (CISL)

Proprio nel giorno in cui viene incardinato nelle commissioni Giustizia e Affari costituzionali del Senato, il ddl Sicurezza diventa tema di discussione anche al di fuori dell’Italia. Giuseppe Antoci, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, porta infatti la questione in Europa, attraverso un’interrogazione alla Commissione Ue – cofirmata da tutta la delegazione pentastellata a Bruxelles – per chiedere di verificare se le norme contenute nel testo siano in contrasto “con l’articolo 11 della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue e l’articolo 7 del Trattato sull’Unione europea”. (LA NOTIZIA)