Sindacati e associazioni in piazza contro il DDL Sicurezza: "Basta decreti autoritari"
Nel pomeriggio in Piazza Diaz il presidio contro il disegno di legge approvato dalla Camera “La legge introduce nuovi reati e limita la libertà personale di esprimere il proprio dissenso” LECCO – “No al DDL Sicurezza”. Unanime il grido lanciato oggi pomeriggio, lunedì, dai sindacati e dalle associazioni contro il disegno di Legge 1660 approvato lo scorso 19 settembre dalla Camera dei Deputati. Diego Riva, segretario generale della Cgil Lecco, ha esortato il Governo a fermarsi: “Siamo stanchi di essere presi in giro e continuare a vedere decreti autoritari che sono solo propaganda. (Lecconotizie)
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"Chiediamo modifiche sostanziali al disegno di legge sulla Sicurezza nelle parti soprattutto che riguardano la modalità con cui si tenta d'inasprire gli interventi e le pene in caso di blocco stradale. (Tiscali Notizie)
Anche a Taranto protesta contro il ddl Sicurezza. (norbaonline.it)
«Populista, illiberale, autoritario». Tale è, per l’Unione delle camere penali italiane che ha decretato per questo lo stato di agitazione, il ddl Sicurezza. Il provvedimento inizia nei fatti stamattina l’iter al Senato, nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia riunite in sede referente, con l’analisi del testo licenziato dalla Camera il 18 settembre scorso. (il manifesto)
"Chiediamo modifiche sostanziali al disegno di legge sulla Sicurezza nelle parti soprattutto che riguardano la modalità con cui si tenta d'inasprire gli interventi e le pene in caso di blocco stradale. (il Dolomiti)
E’importante però stabilire da che cosa nasce l’occupazione abusiva, perché, a seconda dei casi, cambiano le conseguenze giuridiche. Un problema critico nel mondo del real estate italiano, poiché gli strumenti di tutela contro questa eventualità attualmente disponibili paiono non essere più adeguati. (idealista.it/news)
È evidente sin dalle prime righe come il recente provvedimento di iniziativa governativa sia la massima espressione di un atteggiamento politico che tende ad affrontare ogni problema sociale attraverso lo strumento del diritto penale, in spregio al suo carattere sussidiario e alla sua natura di extrema ratio. (La Gazzetta del Mezzogiorno)