«Sei come una cotoletta», bimba e fratello maltrattati dalla matrigna per i brutti voti e la casa in disordine: picchiati con cinture, scarpe, calci e pugni

«Sei come una cotoletta», bimba e fratello maltrattati dalla matrigna per i brutti voti e la casa in disordine: picchiati con cinture, scarpe, calci e pugni
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leggo.it ESTERI

Picchiava i due bambini adottivi con calci, scope, cinghie, mentre volavano insulti. La donna del Salento ora rischia un lungo processo. A scatenare la sua ira erano le condizioni della casa, il loro modo di vestire e i voti bassi a scuola (sebbene lei non si interessasse del motivo per cui i due bambini adottivi non avessero un gran rendimento). Violenze domestiche da parte della matrigna, il dolore di due bambini Rideva della figlia se non si vestiva adeguatamente e del suo aspetto fisico in carne chiamandola «cotoletta», mentre al maschio ha provocato diverse ferite che hanno richiesto la sutura in pronto soccorso. (leggo.it)

Ne parlano anche altre fonti

Una 41enne del nord Salento, accusata di aver picchiato con cinture e bastoni ed umiliato i due figli adottivi, fino all’età di 16 e 17 anni, rischia di finire sotto processo per maltrattamenti in famiglia. (Leccenews24)

Avrebbe maltrattato, deriso, umiliano, sbeffeggiato e usato violenza nei confronti dei figli adottivi di 16 e 17 anni. Ora una donna di 42 anni rischia il processo per maltrattamenti in famiglia, aggravati dalla minore età delle vittime, e l’udienza preliminare è stata fissata dalla giudice Silvia Saracino, su richiesta della pm Rosaria Petrolo, per il prossimo 15 novembre. (TeleRama News)

Insulti, botte e minacce ai figli minorenni: matrigna rischia il processo

Sbeffeggiava la figlia adottiva di soli 9 anni per il suo aspetto fisico arrivando a definirla "una cotoletta perché grassa". Calci e pugni, violenze con mazze da scopa, scarpe e... (Virgilio)

E proprio all’interno dell’istituto scolastico, la ragazza, nel 2023, è riuscita a confidarsi per la prima volta. Calci e pugni, con mazze da scopa, scarpe e cinture, quando rientrava da scuola con voti bassi nonostante si disinteressasse totalmente del perché di un rendimento così scarso. (Corriere Salentino)