Palermo, striscioni di protesta contro il ddl sicurezza nelle scuole: “Il dissenso non si reprime”

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La Repubblica INTERNO

“Diritto a restare”, “Diritto a manifestare”, “Il dissenso non si reprime”. Sono alcune delle frasi scritte dagli studenti palermitani sugli striscioni comparsi davanti a diversi istituti superiori del capoluogo. I movimenti studenteschi intervengono nel clima di attesa per l’approvazione in Senato del ddl sicurezza del governo Meloni. E accanto alla protesta, affiancano anche il tema, sentito da… (La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La notizia è stata ripresa anche all’estero, in particolare dal Guardian. Le reazioni non si sono fatte attendere, con manifestazioni di protesta diffuse su tutto il territorio nazionale, e con il presidio tenutosi a Roma ieri, sollevando preoccupazioni riguardo alla direzione autoritaria che il Paese potrebbe intraprendere. (Collettiva.it)

Protesta contro il ddl Sicurezza a Milano, Schlein: "Norme liberticide" (La Stampa)

All’improvviso si sono aperti gli sportelli di un vecchio armadio a due ante dal quale sono usciti soggetti simili a zombie avvolti da una discreta quantità di muffa, segno evidente della lunga permanenza nel mobile. (L'Opinione delle Libertà)

“Il governo risponde al dissenso con il carcere”. I leader del centrosinistra e i sindacati in piazza contro il ddl Sicurezza

Ddl Sicurezza, Bonelli, Fratoianni e Magi in piazza contro la "svolta fascista del Paese" 25 settembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Continua a infiammare il dibattito politico e civile il ddl sicurezza, presentato il 22 gennaio di quest'anno dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, dal ministro della Giustizia Carlo Nordio e dal ministro della Difesa Guido Crosetto che accorpa nuove disposizioni «in materia di sicurezza pubblica». (ilmessaggero.it)

Alla manifestazione convocata dai sindacati Cgil e Uil contro il Ddl Sicurezza del governo Meloni, si sono ritrovate insieme gran parte delle opposizioni e i loro leader, contestando il provvedimento. Da Pd al M5s, passando per Alleanza Verdi Sinistra e +Europa, la bocciatura è stata unanime: “Reprime il dissenso”. (Il Fatto Quotidiano)