Addio al drammaturgo Giuliano Scabia, inventore del Marco Cavallo
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Grande professionista nel suo campo, lo piangono molte istituzioni teatrali e compagnie presso le quali aveva lavorato.
Collocata all’interno del manicomio di Trieste (oggi Parco di San Giovanni) questo manufatto è uno dei più importanti esempi di opera collettiva realizzata con il contributo dei laboratori artistici creati all’interno della struttura nosocomiale giuliana diretta dall’allora direttore Franco Basaglia, il quale si avvalse del contributo dei pazienti ivi reclusi. (TRIESTEALLNEWS)
Ne parlano anche altre testate
Il teatro italiano perde oggi uno dei suoi padri nobili, e nello stesso tempo più semplici e «naturali». E non solo il teatro, perché la sua impronta artistica segna ancora oggi un episodio tra i più significativi, e forse «rivoluzionari», della nostra storia recente. (Il Manifesto)
Ma il laboratorio all’Università, durato fino al 2004/2005 ha prodotto ogni anno invenzioni nuove, create con varie generazioni di studenti. Si è spento a Firenze il prof. Giuliano Scabia, poeta, scrittore, narratore e sperimentatore totale di teatro, è stato uno dei fondatori del Dams di Bologna dove ha insegnato Drammaturgia. (UniboMagazine)
Ci sarebbe dovuto essere anche lui, Giuliano Scabia, per una lectio magistralis il 6 maggio scorso ma l’appuntamento era stato rinviato. di Claudio Cumani Quando gli chiesero di venire a insegnare al Dams si trovava, mascherato da cavaliere, sul monte Velino nell’Aquilano alle prese con bambini che dovevano simboleggiare un drago. (il Resto del Carlino)
Giuliano Scabia negli anni '70. Se ne va uno dei simboli della rivoluzione basagliana: è morto a Firenze Giuliano Scabìa. (TGR – Rai)
È stato uno sperimentatore, anche nel linguaggio e tra i primi a portare il teatro fuori dai luoghi canonici. Giuliano Scabia in una foto del 2005. (Il Piccolo)
“Drammaturgo di elevato spessore - ha aggiunto Sacchi - in città lo piangono oggi molti teatri e compagnie che avevano avuto il piacere di lavorare con lui e di conoscerlo personalmente. (Qui News Firenze)