Green deal, cambia il vento per le auto

Tira una brutta aria per il Green Deal europeo e le certezze sulle magnifiche sorti dell'ambientalismo vacillano sempre di più sotto i duri colpi del mondo reale. Il grande progetto ideato nel 2019 dall'allora Commissario europeo Frans Timmermans (lo stesso che si è candidato nei Paesi Bassi ed è stato sonoramente sconfitto a testimonianza dell'impopolarità delle sue ricette green) rischia di perdere pezzi e in tutta Europa crescono le critiche e le richieste di revisione dei suoi pilastri. (il Giornale)

Su altre fonti

Se non interveniamo subito, tra qualche mese troveremo qua fuori gli operai dell'industria europea, così come abbiamo trovato qualche mese fa gli agricoltori europei". Lo ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel suo intervento al Consiglio Competitività. (Italia Oggi)

La sicurezza quantistica sta diventando sempre più centrale per la protezione dei dati e delle infrastrutture digitali. Secondo il report di Forrester per il 2025, ci sono tre principali settori in cui gli investitori dovrebbero concentrare la loro attenzione: quantum security, intelligenza artificiale (IA) e sostenibilità digitale. (Proiezioni di Borsa)

Il ministro Urso: “Auto, target 2035 raggiungibile solo con fondo UE, neutralità tecnologica e strategia per autonomia europea” Nel suo intervento, il ministro ha presentato ai colleghi europei le linee guida della proposta italiana per una nuova politica industriale europea, in linea con le indicazioni del report Draghi, che sarà formulata in un ‘non-paper’ con gli altri Paesi che condividono i contenuti della proposta italiana. (Energia Oltre)

Lo ha ribadito il ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso in un punto stampa al Parlamento europeo di Bruxelles, dopo aver avuto un bilaterale con il ministro di Berlino alla vigilia del Consiglio Ue Competitività. (Il Messaggero - Motori)

L’Italia trova subito una sponda nella Germania sul fronte del futuro dell’auto e delle regole europee. Il ministro della Transizione Energetica tedesco, Robert Habeck, appoggia la richiesta italiana di rivedere in fretta i parametri sulle emissioni di CO2 delle auto, anticipando l’operazione dal 2026 alla prima metà del 2025. (Rinnovabili)

La Germania non è assolutamente intenzionata ad appoggiare le richieste dell'Italia sulla revisione della strategia europea per il passaggio all'auto elettrica. Anzi, Berlino si oppone alle richieste del governo di Giorgia Meloni di cui ieri si è fatto portavoce il ministro al Made in Italy Adolfo Urso. (EuropaToday)