Occhiuto su referendum Città Unica: "Rispettare esito, il Consiglio regionale deciderà cosa fare. Chiaramente io ho votato sì"
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“Ora bisogna rispettare il dato del referendum, il Consiglio regionale deciderà cosa fare. Io non ho commentato mai questa attività, né prima né durante la campagna elettorale perché ho ritenuto giusto che questa materia fosse consegnata al Consiglio regionale, che ha fatto una legge, che ha trovato un accordo per la data del referendum”. Lo ha detto, rispondendo ai giornalisti, il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto in merito al referendum consultivo svoltosi domenica scorsa sull’unificazione dei Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero che ha visto prevalere il no. (Il Dispaccio)
La notizia riportata su altre testate
«Non ho mai commentato, nè prima nè durante la campagna elettorale, perchè - ha sottolineato Occhiuto - ho ritenuto giusto che questa materia fosse consegnata al Consiglio regionale che ha fatto una legge e che ha trovato un accordo per la data del referendum (Gazzetta del Sud - Edizione Cosenza)
Il movimento “Savuto unito” si è detto d’essere «più che deciso ad andare avanti sulla scia di una convinzione storica che riguarda la fusione dei Comuni dell’hinterland sud-cosentino e che, in assenza di progettualità alternativa, rappresenta l’unica soluzione di contrasto all’impoverimento e allo spopolamento». (Gazzetta del Sud - Edizione Cosenza)
HA vinto il “no” e, ancora prima, hanno vinto l’astensione e il disinteresse dei cittadini di Cosenza, Rende e Castrolibero sul tema della città unica. Hanno perso le forze politiche di centrodestra e di centrosinistra che hanno scelto di cavalcare una battaglia che sembrava vinta e che si è rivelata complicata e traditrice. (Quotidiano del Sud)
Questa mattina a mente fredda cerchiamo di fare una breve analisi su quello che è stato tutto questo periodo che ha portato al voto i cittadini su un Referendum molto chiacchierato sui social e poco praticato nelle urne. (Cosenza Post)
Articolata la posizione del segretario provinciale del Pd, Vittorio Pecoraro , che ritiene fallito il progetto pure sposato dal suo partito e chiede una nuova legge: «Ci siamo spesi in migliaia con convinzione per il Sì alla fusione. (Gazzetta del Sud - Edizione Cosenza)
“Una data che segna il passo. Al referendum per la città unica vince il no ed è un messaggio chiaro al Governo regionale. E cioè che così, con questi presupposti, la fusione di Cosenza, Rende e Castrolibero non si fa. (Cosenza 2.0)