Hashem Safieddine, chi è il braccio destro di Nasrallah destinato a diventare il capo di Hezbollah

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La barba folta e il copricapo nero indossato dai “sayyed”, i religiosi che si identificano con i discendenti del Profeta, gli conferiscono un’aria austera . Ma per raccogliere la difficile eredità del cofondatore di Hezbollah, ucciso venerdì mentre nel quartier generale del gruppo terroristico pianificava nuovi attacchi, saranno decisivi altri fattori che lo avevano già portato ad occupare ruoli importanti nel “partito di Dio” . (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altre fonti

«Il sangue del martire Sayyed Hassan Nasrallah non sarà versato invano». La Guida suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, ha affidato a una lunga serie di messaggi social il suo commento sulla morte del capo di Hezbollah (ilmessaggero.it)

Mauro Sandreani, collaboratore di fiducia di Conte da anni, era vicino a trasferirsi in Arabia Saudita dopo aver ricevuto una proposta importante. Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha dimostrato ancora una volta la sua abilità nel tenere unito il gruppo, questa volta non solo tra i giocatori, ma anche all’interno del suo staff tecnico. (Napolipiu.com)

Da questa triplice certezza nasce la grande incognita di una guerra pronta a espandersi dal confine israeliano libanese fino all'Iran. La Repubblica Islamica, invece, ha bisogno di un rappresaglia che non può più rinviare. (il Giornale)

Israele e le bombe su Beirut: chi è Hassan Nasrallah, il leader di Hezbollah morto nel raid

La bandiera a lutto è stata issata, in Iran, sulla cima del Santuario dell’Imam Reza a Mashad, la più grande moschea del mondo. Tsahal l’aveva già confermato: Hassan Nasrallah è stato ucciso da Israele, colpito ne… (La Stampa)

Il presidente Usa Joe Biden dopo l'uccisione del leader di Hezbollah da parte di Israele: "Una misura di giustizia per le sue numerose vittime". Mosca condanna l'assassinio (il Giornale)

Il via definitivo sarebbe stato dato dal primo ministro Benjamin Netanyahu, che si trovava a New York, poco prima di partecipare all’Assemblea generale dell’Onu, dove tra l'altro ha definito l'istituzione una «palude antisemita» mostrando dei cartelli con i Paesi musulmani «buoni» e quelli «cattivi», mentre molti rappresentanti dei Paesi non occidentali lasciavano l'aula per protesta. (Vanity Fair Italia)