Allarme aggressioni in ospedale. Una psicologa in Pronto soccorso: "Con lei siamo tutti più sereni"
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Insulti, nervi che saltano e in alcuni casi le aggressioni diventano fisiche. In ospedale, soprattutto al Pronto soccorso, l’emergenza è quotidiana. Nel 2024 il numero di aggressioni in tutta l’Ausl Romagna ha raggiunto le 517, tra verbali e fisiche. Il bacino riminese conta circa un terzo, ma il dato è sottostimato, ammette la dottoressa Tiziana Perin, direttrice del Pronto soccorso. "E’ brutto dirlo, ma le aggressioni verbali sono così frequenti che spesso non vengono più segnalate. (il Resto del Carlino)
La notizia riportata su altri giornali
Il 12 marzo è la Giornata contro la violenza verso gli operatori sanitari e i numeri, in Italia come in Liguria, continuano a preoccupare: solo nel 2024 secondo l'Osservatorio ministeriale ci sarebbero stati oltre 800 episodi di violenza in Liguria e questi dati sono purtroppo sottostimati, perché infermieri, medici, ogni operatore il più delle volte non procede subito a denunciare o non lo fa affatto. (Primocanale)
Servizio di Andrea Domaschio. Il 12 marzo è la giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari. (TV2000)
"L’adozione di questa procedura rappresenta un passo significativo nella prevenzione delle situazioni a rischio", dichiara il Direttore Generale del Brotzu (Cagliaripad.it)
GROSSETO – Domani, 12 marzo, è la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari. (IlGiunco.net)
«In occasione della “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e sociosanitari” che si celebra il 12 marzo di ogni anno- dichiara Caltagirone– vogliamo ribadire il nostro impegno per fronteggiare questo fenomeno. (il Fatto Nisseno)
La Spezia, 11 marzo 2025 – Ogni anno in Asl 5 vengono assistiti circa 90.000 pazienti in Pronto Soccorso, 25.000 in regime di ricovero ed erogate oltre 2.000.000 prestazioni ambulatoriali e più di 90.000 a domicilio. (LA NAZIONE)