Fiori e lumini in via Pelliccerie per ricordare Tominaga. L’amico Schiffo incontra i famigliari: «Abbiamo pianto insieme»

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Il Messaggero Veneto INTERNO

UDINE. Fatica a trattenere le lacrime e parla con la voce rotta. «Era una persona eccezionale», dice Paolo Schiffo, titolare dell’osteria “Al Pavone” di via Muratti, ripensando a Shimpei Tominaga, l’imprenditore giapponese di 56 anni morto per le conseguenze di un pugno, nel tentativo di sedare una rissa. «Non si può morire così», aggiunge Schiffo, che con Tominaga ha condiviso tanti momenti b… (Il Messaggero Veneto)

Ne parlano anche altri giornali

«Dai, lasciate stare, non vedete che è già sanguinante? Sparite, andate a dormire». Ora Udine, dove il fatto è avvenuto, è letteralmente sotto choc. (Corriere della Sera)

Tominaga stava mangiando una piadina in compagnia di due amici al Buonissimo Kebab 2, quando è intervenuto per provare a fermare un pestaggio ai danni di uno sconosciuto che, sanguinante, aveva provato a chiedere loro aiuto. (Il Friuli)

Sul luogo della tragica morte di Shimpei Tominaga sono comparsi molti fiori A Udine continua il cordoglio per la tragica morte di Shimpei Tominaga, il 56enne imprenditore giapponese vittima di un insensato gesto di violenza nella notte tra venerdì 21 e sabato 22 giugno. (Friuli Oggi)

Udine. Shimpei Tominaga massacrato, il 19enne Samuele Battistella sferra il pugno killer e poi fuma una sigaretta. Il giudice: «Violenza irrazionale»

Udine L'imprenditore giapponese è morto dopo quattro giorni di agonia per le ferite riportate per aver cercato di sedare una rissa. La città si interroga sul tema della sicurezza (Città Nuova)

Il Comune di Udine ha proclamato il lutto cittadino nella giornata di oggi per la morte di Shimpei Tominaga, l'imprenditore giapponese rimasto vittima della rissa avvenuta nel centro del capoluogo friulano il 22 giugno e deceduto ieri sera nel nosocomio udinese. (Tiscali Notizie)

Ma in quell’ultimo sguardo non c’era più la bellezza vista solo poche ore prima negli affreschi della basilica di Aquileia, e consegnata all’imperitura memoria di Instagram, bensì l’orrore di un cazzotto in faccia «per futili motivi», come usa definirsi la banalità del male negli atti di polizia giudiziaria. (ilgazzettino.it)