Su Sky Arte: Asia Argento racconta Frida Kahlo

Prodotto da Ballandi Arts e Nexo Digital, in collaborazione con Sky Arte, il documentario Frida – Viva la Vida va in onda su Sky Arte sabato 13 luglio: una data non casuale, poiché coincide con l’anniversario della scomparsa dell’artista, deceduta il 13 luglio del 1954 a Città del Messico, a soli 47 anni. Diretta da Giovanni Troilo e accompagnata dalla colonna sonora firmata dal compositore e pianista Remo Anzovino, la pellicola si articola secondo sei capitoli, tra interviste esclusive, documenti d’epoca, ricostruzioni e focus sulle opere della pittrice. (Artribune)

Ne parlano anche altri media

Il 13 luglio del 1954 moriva a Città del Messico Frida Kahlo, una delle protagoniste assolute dell’arte del Novecento, vittima a soli 47 anni di un’embolia. (Sky Arte)

Di Frida ce n’è una sola, eppure ce ne sono tante: l’icona, l’artista, la donna, quella che tutti conosciamo e quella che ancora non conosce nessuno. (La Stampa)

Stasera in tv c'è la storia vera di un'icona. Una donna che in un certo senso ha cambiato il mondo e la sua vita è stata caratterizzata da drammi, ma anche frammenti splendidi. (L'Architetto)

FAVRIA - «In Messico con Frida Kahlo, l'autoritratto come geografia»

Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón: una colomba con una zampa rotta e le ali spezzate che, però, “aveva capito che poteva planare e guardare il mondo da un’altra prospettiva”. Così Stefania Bonura parla della grande pittrice nel suo “Frida Kahlo. (Quotidiano del Sud)

Poche immagini nel mondo dell’arte sono iconiche come le rappresentazioni di Frida Kahlo, una delle più grandi artiste donne mai esistite. Viso irsuto e segnato dai dolori passati, sguardo malinconico, pelle ambrata e una corona di fiori in testa sono solo alcuni degli elementi chiave di un’iconografia che ancora oggi, a 70 anni dalla morte, resta potente come poche altre. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il libro, edito da Giulio Perrone Editore, fa conoscere la Casa Azul a Coyoacán, ci parla dell’incontro con Diego Rivera e dell’interessante stanza segreta chiusa a chiave il giorno della morte di Diego Rivera, che nel testamento dispose che non dovesse essere aperta se non dopo quindici anni dalla sua scomparsa. (QC QuotidianoCanavese)