#Restiamo liberi, a Palermo per dire “no” al DDL Zan (IL RACCONTO)

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VoceControCorrente.it INTERNO

E ancora, sarà ancora possibile per un sacerdote citare pubblicamente la dottrina cristiana, sul matrimonio e sulla sessualità, e insegnarla?

Centinaia i presenti in Piazza Verdi a Palermo, sabato 11 luglio, per la manifestazione nazionale “#Restiamo liberi”, per dire “no” al nuovo DDL contro l’omotransfobia.

Sarà possibile dire pubblicamente che la pratica dell’utero in affitto è un abominio o dirsi contrari alle adozioni cosiddette omo-genitoriali?

Liberi di pensare, di educare, liberi di esprimerci, di professare il nostro credo, liberi di dire no ad una legge bavaglio». (VoceControCorrente.it)

Ne parlano anche altri giornali

Oggi in Commissione Giustizia alla Camera dei Deputati si è votato il testo base delle legge contro l’omotransfobia. Queste alcuni delle critiche mosse al ddl Zan, da parte degli antagonisti della legge. (Gay.it)

Il testo punisce ogni forma di istigazione al compimento di atti discriminatori e violenti per motivi legati a sesso, genere, orientamento sessuale e identità di genere. “Contro l’omofobia, la transfobia e la misoginia”. (TRC Giornale)

Il Ddl Zan sull’omofobia ha superato il primo step del suo iter di approvazione. Critiche a Forza Italia. Com’era intuibile il gesto di «apertura» di Forza Italia non è passato inosservato, e la galassia degli oppositori al Ddl Zan ha subito reagito prendendo di mira il partito di Silvio Berlusconi. (Open)

Fonte: Generazione famiglia - La Manif Pistoia Nonostante ciò sono scese in piazza molte persone soprattutto famiglie, padri e madri con passeggini. (gonews)

Presentata il 10 luglio da Romina Russo (Pd), Roberto Cremaschi (Ambiente, Partecipazione e Futuro) e Simone Paganoni (Patto per Bergamo), la mozione – alla cui stesura ha collaborato l’avvocato Stefano Chinotti, socio di Rete Lenford – invitava, dopo un’ampia premessa, «il sindaco e la giunta a predisporre una campagna comunicativa e socio culturale per contrastare i fenomeni del sessismo, dell’omofobia e della transfobia; ad adottare tutte le iniziative, anche mediante il coordinamento con le associazioni e gli organismi di settore, destinate a sensibilizzate l’opinione pubblica verso la cultura delle differenze, la prevenzione e la condanna di atteggiamenti sessisti, omofobici e transfobici». (GayNews)

Leggendola, essa suscita un non infondato timore che potrebbe diventare passibile di denuncia chi esprime alcune verità affermate dalla Rivelazione cristiana». Carolina Varchi e Ciro Maschio, che in Commissione Giustizia rappresentano FdI, ribadiscono che il testo unificato è «un bavaglio alla libertà d’espressione e di opinione che apre la strada a pericolose derive liberticide». (Avvenire)