#Restiamo liberi, a Palermo per dire “no” al DDL Zan (IL RACCONTO)
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E ancora, sarà ancora possibile per un sacerdote citare pubblicamente la dottrina cristiana, sul matrimonio e sulla sessualità, e insegnarla?
Centinaia i presenti in Piazza Verdi a Palermo, sabato 11 luglio, per la manifestazione nazionale “#Restiamo liberi”, per dire “no” al nuovo DDL contro l’omotransfobia.
Sarà possibile dire pubblicamente che la pratica dell’utero in affitto è un abominio o dirsi contrari alle adozioni cosiddette omo-genitoriali?
Liberi di pensare, di educare, liberi di esprimerci, di professare il nostro credo, liberi di dire no ad una legge bavaglio». (VoceControCorrente.it)
Ne parlano anche altri giornali
Carolina Varchi e Ciro Maschio, che in Commissione Giustizia rappresentano FdI, ribadiscono che il testo unificato è «un bavaglio alla libertà d’espressione e di opinione che apre la strada a pericolose derive liberticide». (Avvenire)
Se erano scontati i voti a favore della maggioranza e quelli contrari di Lega e FdI, ha suscitato qualche sorpresa l’astensione di Forza Italia, che non ha partecipato al voto «in segno di apertura». Il Ddl Zan sull’omofobia ha superato il primo step del suo iter di approvazione. (Open)
“Contro l’omofobia, la transfobia e la misoginia”. Una legge quindi, questa che se venisse approvata, servirebbe a contrastare odio, violenze e discriminazioni per motivi di genere. (TRC Giornale)
Un video mostra la reazione dei gruppi lgbt alla protesta silenziosa inscenata in diverse piazze contro la legge sull’omotransfobia. Leggi anche -> Platinette attacca il vittimismo LGBT: il Ddl Zan contro l’omofobia è un’idiozia. (La Luce di Maria)
Una legge quindi, questa che se venisse approvata, servirebbe a contrastare odio, violenze e discriminazioni per motivi di genere. Il testo punisce ogni forma di istigazione al compimento di atti discriminatori e violenti per motivi legati a sesso, genere, orientamento sessuale e identità di genere. (TRC Giornale)
Il testo ha visto la luce, ora dovrà attendere ancora qualche settimana per essere approvato almeno da un ramo del Parlamento. Queste alcuni delle critiche mosse al ddl Zan, da parte degli antagonisti della legge. (Gay.it)